02/07/2017
L’Unione Europea da Simone Veil a...
E’ morta Simone Veil, sopravvissuta all’Olocausto, artefice della legge sull’aborto in Francia, primo presidente dell’Unione Europea.
Venne arrestata a 16 anni dalle SS, nel 1944, trasferita assieme alla madre Yvonne e alla sorella Madeleine nel campo di sterminio di Auschwitz. Lì le fu tatuato sul braccio il numero identificativo 78561. Il padre e il fratello, deportati verso la Lituania, non fecero mai ritorno a casa.
La madre morirà di tifo durante la prigionia. Lei e Madeleine vennero liberate dai sovietici nell’aprile 1945. L’altra sorella, Denise era invece attiva nella Resistenza ed è ora l’unica sopravvissuta della famiglia.
Nel ruolo che fu il suo ora siede Antonio Tajani, di Forza Italia, che nel 1968, a Roma, era l’unico studente aderente al movimento monarchico – ovvero dal lato dei collaborazionisti del nazifascismo.
Mi sembra che la distanza tra la Ue delle dichiarazioni e quella reale sia tutta in queste due figure.
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