Il Pentagono non rivelerà più i report delle ispezioni di sicurezza sui suoi armamenti atomici. Per decenni questo tipo di informazioni sono rimaste accessibili al pubblico e hanno permesso di avere un minimo di controllo sulla gestione degli arsenali da parte dei militari, per capire se venivano rispettate misure di sicurezza adeguate. Ora inversione a U: il Pentagono ha deciso che questi dati verranno secretati. Non sarà quindi più possibile sapere se le bombe di Aviano e Ghedi hanno falle di sicurezza, emerse grazie a ispezioni ufficiali dello stesso governo americano.
Segreti di efficienza
La decisione arriva improvvisa dopo che per anni esperti e giornalisti hanno potuto accedere a questo tipo di informazioni, che non hanno mai comportato alcun rischio sicurezza, visto che i report non contengono dati classificati. “Senza rivelare informazioni coperte dal segreto di Stato, i rapporti delle ispezioni possono indicare se ci sono stati problemi con il personale che maneggia gli armamenti nucleari, o per l’equipaggiamento tecnico o sullo stoccaggio delle armi”, spiega Steven Aftergood, di “Project on Government Secrecy”. La decisione della US Air Force e del Joint Chiefs of Staff, sembra più volta a proteggere mancanze che segreti militari.
L’Italia super atomica
Il provvedimento non menziona in particolare Aviano e Ghedi, ma ci interessa molto, visto che l’Italia è diventata la nazione con il più alto numero di ordigni nucleari Usa in Europa. Secondo i dati della Federation of American Scientists, ad Aviano e Ghedi sono stoccate settanta delle centottanta atomiche Usa presenti in Europa e il nostro è l’unico paese con due basi nucleari: quella dell’Aeronautica militare di Ghedi e quella statunitense di Aviano. Mentre si parla e si discute in Parlamento dell’arrivo in Italia della nuova bomba termonucleare B61-12 per sostituire le vecchie B-61 e andare in dotazione ai caccia F-35. In Senato, presentate quattro mozioni per bloccare questo tipo di ordigni.
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