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07/11/2018

Se si parla di Venezuela, anche Shakira viene censurata

Facciamo un esperimento tutti insieme che può aiutarci a comprendere come funziona il regime mediatico e le tecniche che utilizza contro quei paesi che da Washington e Bruxelles devono essere colpiti.

Cosa accade quando una famosa attrice di Hollywood vola in Perù a speculare e fomentare un prossimo intervento militare bellico contro il Venezuela? Tutte le prime pagine dei principali giornali ne parlano.

Cosa accade, invece, quando la cantante più famosa delle Americhe rompe la guerra mediatica contro il Venezuela? Censura.

La cantante colombiana Shakira nel corso di un evento ha ricordato indirettamente i 6 milioni (6 MILIONI!) di colombiani che negli anni sono stati accolti e hanno potuto godere del diritto alla salute, all'istruzione, alle case popolari e in generale al Welfare più ricco di tutta l'America Latina. Anzi, in un incontro ufficiale per la prima pietra di una scuola in uno dei quartieri più difficili della sua città natale, Barranquilla, Shakira è andata oltre definendpo il "Venezuela un paese fratello" e – ancora – "non dimentichiamoci che aprì le porte a tantissimi colombiani che scappavano da epoche di crisi e gran violenza", commentando così l'arrivo di migliaia di venezuelani in Colombia – la maggior parte, non va dimenticato mai, colombo-venezuelani che semplicemente ritornano a casa.

"Molti venezuelani stanno ora venendo nel nostro paese e dobbiamo aprirgli la porta. E' un nostro dovere umano ricambiare l'aiuto".


E' possibile che la cantante più famosa di tutta l'America Latina venga censurata solo perché ha il coraggio di rompere la guerra mediatica contro il Venezuela finalizzata all'ennesimo intervento umanitario?

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