Ayten Oztürk è una giornalista e rivoluzionaria turca che ha vissuto in Libano in esilio e che era ricercata in Turchia con una taglia di 600.000 sterline a causa della sua presunta adesione al DHKP-C *.
Mentre stava per andare in Grecia, alla fine di marzo 2018, Ayten é stata fermata all’aeroporto di Beirut dalle autorità libanesi e, poco più tardi, senza il rispetto di alcuna procedura giuridica, è stata espulsa e consegnata ad unità speciali turche (una sorta di Gladio turca) che l’hanno condotta con gli occhi bendati in un luogo sconosciuto della Turchia.
Per sei mesi le hanno inferto scariche elettriche in vari punti del corpo, come ad esempio i capezzoli; l’hanno colpita con fruste e bastoni sulle gambe e sulle piante dei piedi; è stata sottoposta a ripetuti trattamenti di waterboarding (un’efferata forma di tortura che simula l’annegamento) e le hanno infilato dalle lamette sotto le unghie. Ad intervalli regolari, è stata curata da un medico e poi riconsegnata ai suoi aguzzini i quali hanno continuato a sottoporla alle torture. Oltre alla tortura fisica, Ayten è stata torturata anche psicologicamente quando le hanno detto che nessuno si preoccupava e cercava di lei. Ayten Oztürk è stato molestata sessualmente e minacciata di stupro più volte. Per sei mesi, Ayten è stata torturata in modo crudele. In prigione le hanno causato, torturandola, ben 868 ferite! Ma i torturatori fascisti, tutti gli uomini, non sono riusciti ad ottenere, da parte di Ayten, nessuna dichiarazione che tradisse i suoi compagni.
Mentre stava per andare in Grecia, alla fine di marzo 2018, Ayten é stata fermata all’aeroporto di Beirut dalle autorità libanesi e, poco più tardi, senza il rispetto di alcuna procedura giuridica, è stata espulsa e consegnata ad unità speciali turche (una sorta di Gladio turca) che l’hanno condotta con gli occhi bendati in un luogo sconosciuto della Turchia.
Per sei mesi le hanno inferto scariche elettriche in vari punti del corpo, come ad esempio i capezzoli; l’hanno colpita con fruste e bastoni sulle gambe e sulle piante dei piedi; è stata sottoposta a ripetuti trattamenti di waterboarding (un’efferata forma di tortura che simula l’annegamento) e le hanno infilato dalle lamette sotto le unghie. Ad intervalli regolari, è stata curata da un medico e poi riconsegnata ai suoi aguzzini i quali hanno continuato a sottoporla alle torture. Oltre alla tortura fisica, Ayten è stata torturata anche psicologicamente quando le hanno detto che nessuno si preoccupava e cercava di lei. Ayten Oztürk è stato molestata sessualmente e minacciata di stupro più volte. Per sei mesi, Ayten è stata torturata in modo crudele. In prigione le hanno causato, torturandola, ben 868 ferite! Ma i torturatori fascisti, tutti gli uomini, non sono riusciti ad ottenere, da parte di Ayten, nessuna dichiarazione che tradisse i suoi compagni.
*****
Da Liliana Ciorra ricevo e pubblico, di seguito, l’ultima lettera di Ayten Öztürk del 28 maggio scorso.
La prigioniera politica Ayten Öztürk, che ha rivelato le torture a cui è stata sottoposta per 6 mesi dai servizi segreti turchi, sarà in tribunale il 10 giugno.
28 maggio 2021
Salve,
Sono stata torturata per 6 mesi interi,
la metà di un anno
per una stagione!
Sul mio corpo sono state trovate 898 cicatrici.
Per 2 volte è stata aumentata la pena detentiva
è sulla base di un dossier per cui io sarò assolta.
Sono in prigione da 3 anni
senza un solo motivo concreto.
Il motivo della mia continua detenzione
è di nascondere le torture.
È la realtà della tortura e della dignità umana
che si vuole seppellire tra le mura.
Giustizia!
Non rimarrò in silenzio su questa ingiustizia!
Anche se la conclusione è la morte,
Cercherò in tutti i modi di far sentire la mia voce...
Vi chiedo di non rimanere in silenzio di fronte a questa ingiustizia
e di partecipare alla mia udienza che si terrà il
10 giugno 2021 presso la Corte di d’Assise a
Istanbul-Çağlayan alle 13:00
per eliminare questa ingiustizia.
Aspettando che la vostra sensibilità la elimini.
Viva la giustizia!
Ayten ÖZTÜRK
Note
*Il Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo è un partito Marxista-leninista fondato nel 1978 da Dursun Karataş come Sinistra rivoluzionaria, e rinominato ufficialmente nel 1994 dopo discussioni interne.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento