Il fronte militare. Proseguono le evacuazioni da Mariupol
Alcuni autobus con a bordo civili hanno lasciato Mariupol questa mattina. Attraverso le Nazioni Unite e la Croce Rossa, si stanno evacuando i civili dalla regione dell’Azov a Zaporizhia. Gli autobus sono già partiti da Mariupol. Sono previste fermate a Lunacharsky, Tokmak e Vasylivka, con l’opportunità di unirsi al convoglio in trasporto privato a Tokmak. Sono 156 i civili evacuati ieri da Mariupol arrivati a Zaporizhzhia.
A Mariupol, le truppe russe continuano a lanciare attacchi aerei e a colpire le posizioni dei miliziani e dei soldati ucraini asserragliati nell’area dell’acciaieria Azovstal.
Le unità dell’esercito russo e della repubblica popolare di Donetsk (Dpr) stanno iniziando a distruggere le postazioni di fuoco del reggimento Azov e delle truppe ucraine nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Vadim Astafjev, sottolineando che le forze ucraine sono uscite dai seminterrati e hanno iniziato a sparare. “Ora unità dell’esercito russo e della Dpr, usando artiglieria e aerei, stanno iniziando a distruggere queste postazioni di fuoco”, ha affermato Astafjev. Secondo un corrispondente dell’agenzia di stampa Ria Novosti si possono sentire colpi di artiglieria nei pressi dell’acciaieria, mentre sono visibili colonne di fumo sul territorio dell’impianto.
L’esercito russo ha lanciato missili contro obiettivi in otto regioni dell’Ucraina per distruggere le infrastrutture di trasporto del Paese, stando a quanto riferito questa mattina dallo Stato maggiore delle Forze armate ucraine su Facebook, precisando che le regioni colpite sono quelle di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Lviv, Vinnytsia, Kiev, Zakarpattia, Odessa e Donetsk. Per quanto riguarda il Donbass, le truppe russe stanno portando avanti le operazioni offensive nella zona operativa orientale al fine di stabilire il pieno controllo del territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre con la Crimea. In direzione di Slobozhansky, l’esercito russo ha sparato colpi di mortaio a Kharkiv e Protopopivka e ha condotto una ricognizione aerea nell’area degli insediamenti di Kutuzivka e Oleksandrivka nel distretto di Barvinkovsky, nella regione di Kharkiv.
Ieri sera sono state udite esplosioni anche a Leopoli, città dell’ovest dell’Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il sindaco della città, Andriy Sadovyi, che ha invitato la popolazione a restare nei rifugi antiaerei. Inoltre il primo cittadino ha dichiarato che si stanno registrando interruzioni di corrente elettrica in alcune zone della città.
Nonostante le difficoltà a sfondare le difese ucraine e a costruire lo slancio, la Russia “molto probabilmente” intende procedere oltre Izium per catturare le città di Kramatorsk e Severodonetsk, scrive in un report l’intelligence britannica. ”La cattura di queste località consoliderebbe il controllo militare russo del Donbas nord-orientale e fornirebbe un punto di sosta per i loro sforzi di tagliare fuori le forze ucraine nella regione”.
L’agenzia russa Tass riporta che le difese aeree della Russia nella zona di Rudnya, la regione di Chernigov, hanno abbattuto un drone ucraino. Nella zona di Novaya Dmitrovka, un missile balistico Tochka-U è stato abbattuto in volo. Nove razzi sparati con lanciatori multipli Smerch sono stati intercettati nelle zone di Alexandrovka e Kamenka nella Repubblica Popolare di Donetsk, e anche vicino a Semyonovoskoye, Donetskoye, Malaya Kamyshevakha e Chervony Shakhtyor, nella regione di Kharkov.
In Ucraina approvata la legge che mette fuorilegge i partiti dell’opposizione
La Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale dell’Ucraina, ha approvato in seconda lettura il disegno di legge che vieta l’attività dei partiti politici ritenuti filorussi. In particolare è stato dichiarato inammissibile ogni movimento politico i cui obiettivi programmatici contemplino il giustificare, riconoscere legittima o negare l’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina e giustificare le azioni dei militanti filorussi nei territori temporaneamente occupati. 330 parlamentari su un totale di 450 hanno votato a favore della norma. Attualmente in Ucraina ci sono più partiti fuorilegge che partiti presenti in Parlamento.
La Von der Leyen assume toni da guerrafondaia. La Ue mostra la faccia feroce
“Vogliamo che l’Ucraina vinca questa guerra. Ma vogliamo anche stabilire le condizioni per il successo dell’Ucraina all’indomani della guerra” ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo. Inoltre ha annunciato che verrà vietato in Europa lo spazio a tre grandi emittenti statali russe. “Non saranno più autorizzate a distribuire i loro contenuti nell’Ue, in qualsiasi forma o mezzo, sia via cavo, via satellite, su Internet o tramite app per smartphone. Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano in modo aggressivo le bugie e la propaganda di Putin. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie”. Nella Ue c’è spazio solo la propaganda di guerra dell’occidente.
Biden mobilita il complesso militare-industriale, contro la Russia ma anche contro la Cina
Intervenendo all’interno di uno degli stabilimenti del complesso militare-industriale, la Lockeed, Biden ha affermato: “Questa guerra non sarà a buon mercato ma sarebbe molto più costoso il contrario, perché se non fermiamo i dittatori continueranno a sorgerne”, ha detto Biden, sottolineando come l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo sia strategico anche dal punto di vista militare, per “mantenere il vantaggio competitivo sulla Cina”. “Eravamo i numeri uno per ricerca e innovazione, ora siamo i numeri tredici, dobbiamo tornare i numeri uno”, ha detto Biden. La Lockeed è l’azienda che produce, tra l’altro, i missili anticarro “Javelin”.
Joe Biden ha chiesto al Congresso di approvare “rapidamente” un’estensione del bilancio federale da ben 33 miliardi di dollari per continuare a fornire all’Ucraina aiuti militari che le consentano di “ridicolizzare” l’esercito russo. “Servono più soldi per garantire che gli Stati Uniti possano continuare a inviare armi” e per fornire “aiuti umanitari” all’Ucraina, ha affermato Biden, “chiedo al Congresso di votare rapidamente questo finanziamento”.
(Fonti: Agi, Nova, Ansa, Tass, The Guardian)
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