L’istituzione del salario minimo incontra il consenso dell’87% degli intervistati, contro un 7% ostile e un 6% che “non sa” come esprimersi. È quanto emerge da un sondaggio condotto da CNC Media per conto de Il Sole 24 Ore su Instagram basato su 10 domande poste a giovani al di sotto dei 30 anni.
Alla domanda sul “tema più importante per la politica”, la risposta è dominata dalla questione lavoro (il 46% del totale) e da quella dell’ambiente (28%). Percentuali più basse sono quelle che vedono come priorità le politiche sull’istruzione (il 16% del totale) e le politiche sui diritti civili: appena il 10% li considera il tema più rilevante per la politica attuale.
Tra i giovani sotto i 30 anni rilevati nel sondaggio Cnc Media, la misura che ha riscosso più consensi riguarda l’istituzione del salario minimo: ad approvarlo è l’87% degli intervistati, contro un 7% ostile e un 6% che «non sa» come esprimersi.
Sul versante ambientale il 63% dei giovani intervistati si dichiara a favore della costruzione di centrali nucleari, contro un 21% contrario e un 16% che non sa sbilanciarsi in un senso o nell’altro.
Sui diritti civili, il 53% degli interpellati dichiara di essere a favore dello ius scholae, il diritto ad acquisire la cittadinanza italiana con la frequenza del ciclo scolastico in Italia. Il 18% è contrario, il 31% dichiara di «non sapere» come orientarsi.
Una bocciatura abbastanza netta emerge sull’ipotesi di una flat tax, la tassa con la stessa aliquota per tutte le fasce di contribuenti: il 48% degli intervistati si esprime contro e il 21% a favore, con un limbo del 31% che evita di esprimersi.
E poi c’è la “politica” dove il 56% esprime poca o addirittura nessuna (il 33%) fiducia e solo il 10% ritiene di averne abbastanza. Ad averne molta è solo l’1% dei giovani intervistati.
Il 68% degli intervistati dichiara che andrà a votare, contro un 17% orientato in senso contrario e un 15% che «non sa ancora» se recarsi alle urne. Il 59% dei rispondenti sostiene di non aver ancora deciso chi voterà, contro una quota del 41% che ha già scelto un partito o un’area politica di rappresentanza. il 45% si riconosce di più nel centrosinistra, il 15% nel Movimento cinque stelle e il 12% nel cosiddetto Terzo Polo (Azione-Italia Viva), solo il 28% dei consensi viene assegnato alla coalizione della destra tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
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