Ieri si è scesi in piazza a Roma contro il progetto di Autonomia Differenziata, cui sta lavorando il Governo Meloni con il ministro Calderoli.
Giustissimo, perché già nel suo titolo il progetto nega l’eguaglianza, visto che se l’autonomia si differenzia vuol dire che qualcuno sarà più autonomo ed altri meno. Cioè le regioni più ricche diventeranno più ricche e quelle più povere ancora più povere.
Un meccanismo di colonialismo interno al paese, che produrrà al Nord altre privatizzazioni dei servizi pubblici, al Sud altra disoccupazione e miseria, ovunque ulteriore ingiustizia sociale.
Questo progetto di frantumazione territoriale è liberismo allo stato puro, cui non a caso il governo vuol aggiungere il presidenzialismo. Un potere centrale autoritario che promuove ovunque la legge del massimo profitto, è l’ideologia reazionaria di Von Hayek che cancella e riscrive la Costituzione.
E come sempre nella politica italiana la destra porta a termine il lavoro sporco iniziato dalla finta sinistra.
Il progetto di Autonomia Differenziata è stato anticipato dalla controriforma costituzionale del 2001, voluta dal centrosinistra, che ha portato alla cosiddetta “legislazione concorrente”. Gli effetti di quella scelta li abbiamo visti nella pandemia, con il caos di 20 sistemi sanitari in competizione, al ribasso, tra loro.
Nel 2012 poi la Costituzione è stata ancora cambiata, questa volta da “centrosinistra” e destra insieme, con l’obbligo di pareggio di bilancio e di obbedienza ai vincoli UE. Le regioni debbono obbedire di più all’austerità europea che ai principi sociali della Costituzione; questo hanno votato assieme “progressisti” e conservatori.
Infine il percorso dell’Autonomia differenziata è stato avviato assieme da Lega e PD, con gli impegni comuni sottoscritti da Fontana, Zaia e Bonaccini. Sì, il principale candidato alla segreteria del PD è stato un fautore accanito di questo disastroso progetto.
Oggi che sono all’opposizione i piddini sembrano improvvisamente contro, ma come tutte le loro finzioni anche questa ha le gambe corte. Infatti nessuno di loro fa autocritica o critica Bonaccini per aver tagliato il nastro della Autonomia Differenziata assieme ai leghisti. E, quando lo ha fatto, Elly Schlein era sua vice.
L’Autonomia Differenziata è un mostro giuridico e costituzionale della Lega e del PD. Occorre ricordarlo sempre quando la si combatte, così come è bene aver presente che il Presidente Mattarella controfirmerà tutto, come ha sempre fatto.
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