In una conferenza stampa, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha accusato esplicitamente Stati Uniti e la NATO di essere direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina fornendo armi e addestrando personale militare. Secondo Lavrov, l’addestramento militare viene effettuato nel Regno Unito, in Germania, in Italia e in altri paesi.
“Oltre all’addestramento sul loro territorio, centinaia di istruttori occidentali stanno lavorando direttamente sul campo, mostrando agli ucraini come sparare con le armi fornite“, ha sottolineato Lavrov, aggiungendo che gli attacchi ad alta precisione “mettono fuori servizio le strutture energetiche, da cui dipende il funzionamento delle forze armate ucraine e la consegna di un’enorme quantità di armi. L’Occidente sta pompando l’Ucraina con queste armi da utilizzare per uccidere i russi”.
Il ministro degli Esteri russo ha evocato l’esistenza di un “rischio enorme che un conflitto con armi convenzionali tra potenze nucleari possa degenerare in una guerra nucleare“. È la ragione per cui la Russia non solo è convinta che una guerra nucleare sia “inammissibile“, ma anche che sia “necessario prevenire qualsiasi conflitto armato fra Paesi in possesso di un’arma nucleare”.
Lavrov ha anche aggiunto che il sostegno occidentale includeva l’invio di un numero enorme di mercenari in Ucraina e di intelligence per determinare gli obiettivi dell’esercito ucraino.
Il portavoce del ministero della Difesa russo ha informato che l’aviazione e l’artiglieria russa “hanno colpito tre siti di schieramento temporaneo di unità di mercenari stranieri nell’area dell’insediamento di Slavyansk nella Repubblica popolare di Donetsk“.
Secondo quanto riferisce la televisione Usa CNN, l’amministrazione Biden sta valutando una consistente espansione delle operazioni di addestramento delle forze armate ucraine. Gli Stati Uniti potrebbero arrivare ad addestrare sino a 2.500 miliari ucraini al mese presso una base in Germania. La proposta sarebbe stata presentata dall’Ucraina in vista di una possibile offensiva invernale russa, e secondo la CNN è attualmente oggetto di revisione inter-agenzia a Washington.
L’agenzia Interfax Ucraina riferisce che il governo di Kiev sta tenendo colloqui per la possibile fornitura di missili S-300 dai paesi che dispongono di questi missili.
Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha affermato che “Gli S-300 funzionano molto bene. Il fatto è che non sono stati prodotti in Ucraina, cioè non abbiamo la produzione di missili S-300, quindi utilizziamo le scorte. Stiamo negoziando con tutti i ministri della difesa dei paesi che hanno anche S-300 in servizio sulla possibilità di rifornire questa scorta di missili dai loro depositi e arsenali“.
La riunione dei ministri degli esteri della NATO a Bucarest, ha annunciato ulteriori contributi al pacchetto di assistenza militare della NATO all’Ucraina, ha affermato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, il quale ha rilevato che l’Ucraina ha ottenuto risultati significativi, ma ha anche sottolineato che la Russia non deve essere sottovalutata.
“I ministri degli Esteri della NATO hanno chiarito che il nostro continuo sostegno militare all’Ucraina è essenziale. In particolare, ulteriori difese aeree. E accolgo con favore i nuovi impegni assunti dagli Alleati. Gli alleati hanno anche annunciato ulteriori contributi al pacchetto di assistenza globale della NATO. Fornendo all’Ucraina aiuti non letali, inclusi carburante e generatori“, ha detto Stoltenberg nella conferenza stampa a Bucarest.
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