Come al solito, a fine anno i siti economici fanno previsioni. Ecco la mia: la sorpresa sarà la Cina.
Dopo un 2022 che si chiude a 2,3, metteranno, dopo il primo trimestre, il turbo. C’è una massa enorme di risparmio accumulato dopo tre anni di vari lockdown.
Una volta risolti i problemi sanitari, andranno in giro per il mondo. Le linee aeree cinesi ne beneficeranno. Così il turismo interno, le agenzie di viaggi, i siti di viaggi, i servizi tutti. Ciò avrà effetti su tutta l’Asia e la Russia.
L’enorme domanda di voli farà schizzare il petrolio (anche conseguente ad Opec+, che taglia i volumi, facendo un favore della Russia). Il risparmio accumulato si indirizzerà verso i consumi, quindi produzione industriale, quasi tutta domanda interna, visto quel che aspetta all’Occidente a seguito delle politiche dei tassi e dell’alta inflazione.
Ciò aumenterà la domanda mondiale cinese di alluminio, rame, zinco, gas, tutte le materie prime. Nel corso del 2022 il governo ha stanziato 600 miliardi di dollari per infrastrutture e 400 miliardi di dollari di rimborsi fiscali per autonomi, micro e piccole imprese, non ancora utilizzati per i lockdown.
La politica fiscale l’hanno già decisa nel 2022, ora aspettano gli effetti. I colossi privati saranno attenzionati, i colossi pubblici verranno coccolati, dunque scegliere bene su chi puntare.
La super ripresa cinese avrà effetti su Africa, America Latina e Russia oltre all’Asia centrale. Tali aree continueranno a togliere punti percentuali di produzione all’Occidente, come effetto di trascinamento.
L’Europa, in parte, ne beneficerà, non foss’altro che per la politica di export led, ma il differenziale inflazionistico si farà sentire. Non escludo reflazione salariale (aumenti, insomma) in varie parti del mondo, esclusi Usa e Ue.
Ci vedremo a luglio...
Dopo un 2022 che si chiude a 2,3, metteranno, dopo il primo trimestre, il turbo. C’è una massa enorme di risparmio accumulato dopo tre anni di vari lockdown.
Una volta risolti i problemi sanitari, andranno in giro per il mondo. Le linee aeree cinesi ne beneficeranno. Così il turismo interno, le agenzie di viaggi, i siti di viaggi, i servizi tutti. Ciò avrà effetti su tutta l’Asia e la Russia.
L’enorme domanda di voli farà schizzare il petrolio (anche conseguente ad Opec+, che taglia i volumi, facendo un favore della Russia). Il risparmio accumulato si indirizzerà verso i consumi, quindi produzione industriale, quasi tutta domanda interna, visto quel che aspetta all’Occidente a seguito delle politiche dei tassi e dell’alta inflazione.
Ciò aumenterà la domanda mondiale cinese di alluminio, rame, zinco, gas, tutte le materie prime. Nel corso del 2022 il governo ha stanziato 600 miliardi di dollari per infrastrutture e 400 miliardi di dollari di rimborsi fiscali per autonomi, micro e piccole imprese, non ancora utilizzati per i lockdown.
La politica fiscale l’hanno già decisa nel 2022, ora aspettano gli effetti. I colossi privati saranno attenzionati, i colossi pubblici verranno coccolati, dunque scegliere bene su chi puntare.
La super ripresa cinese avrà effetti su Africa, America Latina e Russia oltre all’Asia centrale. Tali aree continueranno a togliere punti percentuali di produzione all’Occidente, come effetto di trascinamento.
L’Europa, in parte, ne beneficerà, non foss’altro che per la politica di export led, ma il differenziale inflazionistico si farà sentire. Non escludo reflazione salariale (aumenti, insomma) in varie parti del mondo, esclusi Usa e Ue.
Ci vedremo a luglio...
*****
Questa la testimonianza di un tecnico italiano a Pechino:
Qui posso solo dirti che nelle prime due settimane dopo l’allentamento delle misure abbiamo preso tutti il covid, a prescindere dai vaccini (noi, così come tutti gli altri expat, siamo vaccinati con 2 o 3 dosi di Pfizer, Moderna, ecc.)
In quelle due settimane la città era vuota, tutti chiusi in casa per paura della malattia. Durante la politica zero covid giravano tutti tranquilli, sembra un paradosso ma la città è sembrata in lockdown solo quando la zero covid è stata abbandonata.
Il weekend di Natale è stato il primo in cui la gente ha iniziato a uscire, e oggi noi siamo in centro e sembra tutto tornato alla normalità.
Le notizie che vediamo pubblicare in Italia sinceramente provocano un mix di pietà e rabbia, parlano di un caos covid che qui non c’è mai stato. Leggevo ad esempio di “900 bare in attesa a Pechino“, che vista la dimensione della città è una non-notizia, dato che in una città di 21 milioni di abitanti è normale che ogni giorno muoiano un migliaio di persone.
La verità è che qui non conoscono le mezze misure, e nel caso del covid alla fine avranno avuto ragione. Di fronte a questa malattia c’erano solo due strategie possibili: o tracciamento totale e lockdown, oppure lasciarla girare e puntare all’immunità di gregge.
Paradossalmente la Cina ha seguito entrambe le strategie, zero covid con la prima variante e con la Delta; aprire tutto ora con la Omicron, mentre da noi non ne abbiamo realmente adottata nessuna, è stato solo un campionario di mezze misure.
Alla fine la Cina ne uscirà meno devastata di noi sia sul piano economico sia sul numero di morti.
Sicuramente i consumi esploderanno. Un mercato che farà numeri mai visti sarà quello del turismo, in Thailandia sono 3 anni che non vedono un cinese quando prima del covid 1 turista su 2 veniva da qui, adesso ne arriveranno a valanghe. Soprattutto nell’area del sud est Asiatico sarà l’invasione.
Quindi non solo mercato interno, ma secondo me tutta l’area Asia-Pacifico vedrà l’impatto della riapertura cinese.
Oltretutto pure le notizie che giravano fino a qualche giorno fa in Occidente sui ritardi nella produzione di Apple e altre multinazionali, sono già sparite perché qui è ripartito tutto.
Per una decina di giorni dopo la fine della zero covid, erano tutti a casa con la febbre, non si trovavano i taxi, non c’era manco il ritiro della spazzatura tutti i giorni, ora sembra che non sia successo nulla.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento