di Francesco Dall'Aglio
Siccome della situazione siriana, interna ed esterna, si capisce poco e io ne so anche meno, allego due carte che, a detta di chi ne sa di più, sono abbastanza verosimili. Non ci interessa tanto la linea attuale del fronte, ovviamente, che sarà cambiata altre tre volte nei cinque minuti che ci sto mettendo a scrivere, quanto la situazione generale.
Sulla prima carta, di Suryak (che trovate sia su Telegram che su Twitter, e che consiglio di seguire anche per la guerra in Ucraina) ci sono segnate anche le basi straniere, legali e illegali, e io ci ho aggiunto quella che secondo un po' tutti gli analisti è, o forse dovremmo a questo punto dire era, l'obiettivo di HTS: dopo Aleppo scendere verso sud (come hanno fatto) e prendere il controllo di Hama e di Homs fino ad arrivare al confine libanese (come non hanno fatto, visto che lì si è concentrata la resistenza dell'esercito regolare siriano).
Questo non tanto per rompere le scatole ai russi, le cui basi sulla costa non sarebbero state toccate (dalla carta si può vedere che in tutto quel settore le basi russe sono solo due, una piccola base militare a nord di Hama e, a sudest di Homs, l'aeroporto militare di Shayrat) ma per interrompere i rifornimenti iraniani a Hezbollah in Libano, sia quelli via mare che quelli via terra. Noi ovviamente vediamo tutto in chiave anti- o filo-russa, ma HTS (e la Turchia e Israele...) ce l'ha con l'Iran e con le sue milizie.
Nella seconda carta, invece, sono evidenziate le varie suddivisioni del territorio siriano, tra governativi, "ribelli" e miliziani vari.
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