Visita a sorpresa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella residenza di Trump in Florida.
Alla vigilia della visita di Biden a Roma – prevista per il 9 gennaio – e dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca (il 20 gennaio), la Meloni ha giocato d’anticipo andando ad incontrarsi con il neopresidente statunitense e candidandosi ad essere il suo principale interlocutore politico in una Unione Europea in piena crisi di classi dirigenti.
Con le leadership di Francia e Germania ridotte a condizione di anatre zoppe, la Meloni ha giocato il suo atout con la nuova amministrazione statatunitense, confermando così di voler aver un ruolo subalterno più agli USA che all’Unione Europea.
L’incontro di stanotte tra Meloni e Trump, “rafforza le speranze dei sostenitori” della premier italiana in merito alla possibilità di diventare “l’alleato di riferimento” di Trump in Europa scrive il New York Times, a cui fonti anonime hanno detto che i due hanno partecipato ad un “incontro informale” nella residenza privata del presidente eletto a Mar-a-lago, in Florida.
Anche il prossimo segretario al Tesoro, Scott Bessent, era presente all’incontro.
Ma oltre la postura di interlocutore privilegiato per Trump nella vecchia Europa, la visita aveva anche altri temi in agenda.
Sempre secondo il New York Times, nella sua visita a sorpresa in Florida avrebbe discusso con il presente eletto degli Stati Uniti Donald Trump il caso della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran pochi giorni dopo che l’Italia aveva fermato, su richiesta degli Stati Uniti, l’ingegnere iraniano Mohammad Abedini.
L’ipoteca degli USA sulle trattative per riportare in Italia Cecilia Sala sono infatti pesanti.
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