Gli Stati Uniti hanno effettuato questa mattina una doppia missione di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) nello spazio aereo internazionale al largo della costa occidentale della Libia.
A riferirlo è l’agenzia Nova che riporta quanto rivelato dal sito web specializzato “Itamilradar”, che monitora in tempo reale i movimenti dell’aviazione militare nella regione euro-mediterranea. Secondo quanto riportato, un Bombardier 650 Artemis dell’esercito statunitense (marche N488CR) ha sorvolato per diverse ore le acque internazionali a nord di Tripoli, seguendo un tracciato ellittico tipico delle operazioni di raccolta di segnali elettronici (Sigint). In parallelo, un velivolo senza pilota della Marina Usa, un MQ-4C Triton (matricola 169804, callsign BLKCAT5), ha condotto una missione nella stessa area.
L’impiego simultaneo di due aerei spia ad altissima tecnologia, suggerisce un’operazione coordinata di raccolta informativa. Obiettivi potenziali potrebbero includere il monitoraggio delle milizie locali, dei flussi di contrabbando e della presenza militare straniera nella Libia occidentale.
E proprio in Libia si è consumato in questi giorni un altro episodio della guerra sporca contro la Russia in aree lontane da quelle del fronte in Ucraina.
Secondo i servizi segreti di Kiev, la petroliera Vilamoura, a bordo della quale si è verificata un’esplosione lo scorso 27 giugno, apparteneva alla cosiddetta “flotta ombra” russa. L’esplosione, verificatasi nel vano motore della nave, è avvenuta mentre navigava a circa 150 chilometri a nord-est delle acque territoriali libiche.
Secondo la società di consulenza Vanguard Tech, si tratta della quinta esplosione di questo tipo registrata nel 2025. Tutte le navi coinvolte risultavano essere transitate da porti russi. La nave ha lasciato l’ancoraggio di Zueitina, in Libia. La petroliera ha un pescaggio di 17 metri, è lunga 274 metri e larga 48 metri. La nave danneggiata è stata agganciata nel Golfo di Laconia, in Grecia, dal rimorchiatore antincendio Boka Summit, battente bandiera maltese, per una valutazione tecnica delle sue condizioni.
La Russia, come noto, sostiene da anni il governo “parallelo” della Cirenaica in conflitto con quello di Tripoli ed ha visto crescere la propria presenza economica e militare nella Libia orientale, dunque sul Mediterraneo, suscitando le preoccupate contromisure della Nato.
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