Come era scontato, la mozione di sfiducia individuale contro il ministro Boschi, presentata dal M5s è stata respinta con largo margine. Hanno votato a favore, oltre ai presentatori, Sinistra Italiana, Fratelli l’Italia e la Lega, mentre Forza Italia, in preda alle convulsioni, ha abbandonato l’aula per non frammentarsi nel voto.
A sostegno della Boschi tutto il Pd (compresa l’eroica sinistra di Bersani e Cuperlo, maestri di questione morale) tutti i vari gruppuscoli centristi o fuorusciti da Forza Italia. Esito scontato sul quale non si illudevano neppure i 5s, ai quali interessava solo accendere i riflettori sulla questione Etruria.
Per la verità, nel merito né i 5stelle né la Boschi hanno detto chissà che: invettive da un lato e sdegnata difesa dall’altro con spreco di mosse obbligate e scene da repertorio. La cosa non deve sorprendere: né agli uni né all’altra interessava scoprire le carte possedute in questa fase. Perché questo non è il finale di partita, ma solo il primo tempo. Peraltro Pd e 5s venivano freschi freschi dall’intesa sui giudici costituzionali e non era il momento più adatto per affondare le lame. Per il momento è sufficiente una melina preparatoria.
Ora, come è scontato, scatterà la tregua di Natale e sul caso calerà un momentaneo silenzio, anche i giornali stanno calando l’attenzione e riservano qualche eventuale scoop per il dopo Capodanno o dopo Epifania. A proposito: etimologicamente epifania sta per “apparizione, svelamento” e chissà che non ci sia anche in questa occasione un qualche svelamento interessante. Staremo a vedere.
Si, perché qui la cosa va allargandosi: accanto all’Etruria ci sono la Popolare di Vicenza, quella del Veneto e quella delle Marche, mentre si preannuncia il possibile fallimento della Banca Apulia con altri 80.000 risparmiatori truffati. E si vocifera di altri tre istituti. Alla fine quanti avranno perso i loro risparmi ammonteranno a diverse centinaia di migliaia di persone e questa non è cosa da prender sotto gamba. Poi Renzi ha nemici potenti che sembrano avergliela giurata, non parlo di Berlusconi, “il giornale”, il M5s o il “Fatto”, ma di centri molto più potenti come la Bce, settori di Bankitalia e qualche forte concentrazione bancaria italiana. Per carità, non usciamocene con la tirata del “Renzi nemico dei poteri finanziari”: sono pelo dello stesso cane e non c’è ragione di preferire l’uno o l’altro. Il punto è che, questa volta, il tamarro fiorentino trova pane per i suoi denti e non sta messo bene.
Sin qui l’inchiesta penale sull’Etruria non ha fatto molti passi avanti, ma chissà che il Csm non dia una scossa alla cosa. A proposito: quando è che la finiremo con lo scandalo degli incarichi extragiudiziari ai magistrati? Se proprio ci vuole un giurista ci sono i docenti a tempo pieno, i magistrati a riposo, gli avvocati che non esercitano più, i consiglieri della Corte dei Conti, al limite, vada per i giudici di Cassazione e quelli civili o amministrativi, purché negli ultimi 5 anni prima della pensione e messi fuori ruolo in attesa di essa, ma proprio è inaccettabile che possano essere presi magistrati penali e meno che mai dei ruoli requirenti. Questo è uno scandalo in se e sarebbe il caso di varare una normativa ad hoc.
Tornando al discorso principale: ci sono troppi motivi per pensare che la cosa non finisca qui e questa, che è già la peggiore grana per Renzi dal suo ingresso a Palazzo Chigi, rischia di diventare la sua rovina politica. Intendiamoci: non è necessario che emergano sue responsabilità penali, siamo convinti, anzi, che sia il migliore degli uomini, il più disinteressato, il più imparziale, ma se si è fatto infinocchiare, se ha consentito che si facessero certi giochi mentre lui preparava provvedimenti legislativi che, del tutto occasionalmente ed oggettivamente, aiutavano determinate banche e per ben due volte, vuol dire che è un ingenuo e, come tale non può restare su quella poltrona.
Come dire: gli manca la malizia necessaria ed in politica questo è un grave difetto. Non siete d’accordo?
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