La Regione Lombardia non ne imbrocca una. Alle tante malefatte della coppia Fontana-Gallera di cui abbiamo dato puntuale informazione, se ne aggiunge un’altra, che riguarda gli inspiegabili ritardi nella somministrazione dei vaccini anti-Covid arrivati in Regione.
La Lombardia ha ricevuto sino ad oggi 80.000 dosi di vaccino, ma è riuscita a somministrane solo poco più di 2.000. Una percentuale tra le più basse in Italia, dopo Sardegna e Molise, nella regione però più colpita dal Covid.
Un ritardo grave, che l’assessore al welfare, il noto clown Gallera, ha giustificato prima dicendo che i vaccini erano arrivati troppo presto (tutta Europa parlava del Vax-day del 27 dicembre!), poi che non voleva richiamare dalle ferie il personale già troppo stressato da mesi di lavoro troppo intenso e difficile.
Lavoro sicuramente difficile e stressante, ma soprattutto per una gestione sanitaria disastrosa da imputare allo stesso Gallera, che oggi provoca una settimana di ritardo nelle vaccinazioni dello stesso personale sanitario, urgenti per evitare nuovi contagi – tantissimi in Lombardia – di medici e infermieri.
Tuttavia, la cosa più grave è scoprire che il piano vaccinale della Lombardia è insufficiente e non basterà a garantire sicurezza ai cittadini. Infatti Gallera ha affermato che dal 4 gennaio partirà la “vera” campagna vaccinale, che garantirà 10.000 vaccinazioni al giorno, per poi passare – quando, non si sa – a 15.000.
Essendo fiduciosi e considerando da subito 15.000 vaccinazioni al giorno, lavorando sabati e domeniche, cioè 365 giorni, si arriva a 5.475.000 dosi somministrate. Tenendo conto del fatto che la vaccinazione, per essere efficace, richiede due somministrazioni, si arriva a 2.737.500 persone realmente vaccinate in un anno.
Quindi circa un quarto della popolazione lombarda, quando è noto che per raggiungere un’immunizzazione socialmente valida si deve arrivare a vaccinare dal 60 all’80% della popolazione. Procedendo in questo modo, la strage dei cittadini lombardi continuerà e provocherà ancora decine di migliaia di morti.
C’è dunque da chiedersi se l’assessore Gallera e il suo direttore regionale Trivelli, già funzionario del corrotto e condannato Formigoni, non sappiano usare una semplice calcolatrice, di quelle che si comprano nei bazar cinesi per pochi euro.
A quando il commissariamento chiesto a gran voce da tanti cittadini e forze politiche?
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