Il 23 febbraio, sarà un anno dalla chiusura dei luoghi della Cultura in Italia. Un anno senza eventi, un anno senza lavoro, un anno senza reddito ma soprattutto un anno senza essere ascoltati per tantissimi lavoratori e tantissime lavoratrici dello spettacolo!
La gestione della pandemia rispetto al comparto dell’Arte e della Cultura, la gestione dei lavoratori impiegati in questo settore, quest’anno è stata semplicemente disastrosa.
Forse sarà per questo che #Draghi e “migliore dei Governi possibile” hanno voluto premiare, riconfermandolo, il ministro #Franceschini...
In tutta Italia, domani, si scenderà in piazza al fianco di questi lavoratori e di queste lavoratrici per una giornata di mobilitazione generale, indetta da
Professionisti Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua
Lavoratori e lavoratrici spettacolo scenderanno in piazza in tutte le città per tutele, diritti, reddito, strutturale riforma del settore, istituzione di una tavolo interministeriale alla presenza delle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, protocolli per una ripartenza totale e in sicurezza, nuova politica culturale incentrate sul bene comune.
Per ripartire bisogna farlo tutte e tutti insieme a delle condizioni differenti.
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