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19/02/2021

Brancaccio - Draghi già dimentica Keynes, le risorse non sono "sempre" scarse

RAI Radio Uno – Eresie – 19 febbraio 2021 – Dal discorso di Draghi al Parlamento non è chiaro se la riforma fiscale annunciata sarà una novità in senso progressivo o seguirà la solita via regressiva del taglio delle tasse sui ricchi. L’unica cosa certa è che non avrà un grande impatto, dal momento che ben pochi saranno i soldi disponibili per l’azione complessiva di politica economica. Su questo punto Draghi già prova a giustificarsi con una tipica tesi neoclassica: “le risorse sono sempre scarse”. Ma questa proposizione è sbagliata. Federico Caffè, suo antico maestro keynesiano, ricorderebbe all’allievo Draghi che in una situazione di crisi, in cui c’è un drammatico sottoutilizzo di lavoratori e macchinari, le risorse produttive non sono affatto scarse, sono abbondanti. Restano inutilizzate perché la moneta che servirebbe a rimettere in movimento il ciclo capitalistico viene tenuta deliberatamente “scarsa” da una decisione politica delle classi dominanti. Questa lezione Draghi la ricordava bene quando era a Francoforte. A Roma sembra volerla già dimenticare. Il commento dell’economista Emiliano Brancaccio dell’Università del Sannio.

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