I jet israeliani sono tornati a bombardare Gaza. Questa volta la motivazione è la ritorsione per i lanci di... palloni incendiari – sì avete letto bene, non si tratta di razzi – su Israele.
Secondo fonti palestinesi, i caccia di Israele hanno preso di mira almeno un sito a est della città di Khan Younis, nel Sud della Striscia. Secondo fonti di Tel Aviv, i jet da combattimento “hanno colpito complessi militari appartenenti all’organizzazione terroristica di Hamas”, “strutture e luoghi di incontro” delle Brigate al-Qassam, braccio militare del movimento.
L’attacco è stato il primo di Israele contro Gaza dopo l’insediamento del nuovo governo di coalizione guidato da Naftali Bennet. Droni da ricognizione dell’esercito hanno sorvolato la Striscia di Gaza intorno a mezzanotte e successivamente sono state udite esplosioni.
Da Gaza sono stati lanciati decine di palloni incendiari per protestare contro la Marcia delle bandiere, manifestazione che ha visto cinquemila ultrasionisti israeliani marciare a Gerusalemme Est per il tradizionale appuntamento che in precedenza era stato rinviato due volte per motivi di ordine pubblico.
La Marcia delle bandiere commemora l’occupazione militare di Gerusalemme durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Per i palestinesi segna l’inizio dell’occupazione in Gerusalemme Est. Si celebra solitamente ogni 10 maggio in occasione del Jerusalem Day.
Alcuni gruppi di partecipanti alla “parata delle bandiere” sono stati filmati mentre gridavano slogan razzisti come “Morte agli arabi”.
Già nella giornata di ieri a Gaza le forze militari israeliane, avevano aperto il fuoco contro un gruppo di giovani palestinesi mentre si trovavano vicino alla recinzione di confine, ad est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Secondo fonti locali, alcuni giovani hanno tagliato il recinto di filo spinato, nella zona est di Khuza’ah, a Khan Yunis, sfidando i soldati, che hanno risposto sparando contro di loro munizioni letali e lacrimogeni.
I giovani sono riusciti a rientrare all’interno di Gaza, e fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Nel frattempo, diversi giovani si sono radunati vicino alle aree di confine di Gaza per partecipare alle proteste in solidarietà con Gerusalemme e la moschea di al-Aqsa.
A Gerusalemme sono registrati alcuni scontri tra militari e poliziotti israeliani e giovani palestinesi posti a presidio dei loro quartieri, che si sono rifiutati di obbedire alla polizia che ha cercato di disperderli prima e durante la marcia degli ultrasionisti. Negli incidenti che ne sono scaturiti, 33 palestinesi sono rimasti feriti, così come due agenti israeliani. 17 palestinesi sono stati arrestati.
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