Alla fine della scorsa settimana il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha in un discorso televisivo ha rivendicato i lanci di razzi contro Israele e ha avvertito Tel Aviv: “Non vogliamo la guerra, ma siamo pronti a ogni guerra futura e saremo vittoriosi”.
Per Nasrallah, Israele ha paura di una nuova guerra con Hezbollah. “Tutte le conquiste della guerra del 2006 sono state conservate e confermate dai combattenti di Gaza nel maggio 2021, il più importante successo della guerra del 2006 è stato raggiungere una deterrenza contro Israele, questo è il successo strategico e storico più importante”.
Il leader di Hezbollah ha avvertito Israele di “Non contare sul fatto che ci sia una crisi in Libano”, riferendosi alla terribile situazione economica e politica del Paese . “Israele non può scommettere su una perdita di controllo o una disputa all’interno del Libano, perché nonostante tutte le controversie, le forze della resistenza continueranno ad agire”.
Lo scorso 6 agosto dal Libano meridionale sono stati lanciati diversi razzi verso Israele, che ha risposto bombardando con l’artiglieria. Secondo le autorità militari israeliano il sistema antimissile Iron Dome, ha intercettato 13 razzi provenienti dal territorio libanese.
Le forze armate israeliane hanno bombardato con l’artiglieria le colline di Kfarchouba e Hebbariyyé, nell’area di Arqoub, nel sud del Libano. Kfarchouba si trova a circa due chilometri dalla linea di demarcazione fra i due Paesi, mentre Hebbariyyé a circa otto chilometri.
Il movimento libanese sciita Hezbollah ha rivendicato gli attacchi, precisando di aver lanciato decine di razzi diretti nella regione delle Alture del Golan occupate da Israele nel 1967, in risposta agli attacchi aerei israeliani sul Libano meridionale. “In risposta ai raid aerei israeliani, la resistenza islamica ha bombardato il territorio vicino alle posizioni delle forze di occupazione israeliane nell’area della Fattorie di Shebaa”.
Le stesse autorità israeliane hanno però riconosciuto che i lanci di razzi di Hezbollah erano volutamente destinati contro aree non abitate, quindi lanci più dimostrativi che aggressivi.
In questi giorni a Teheran è in visita Naim Quassem un alto dirigente di Hezbollah che ha avuto incontri con il responsabile delle Guardie della Rivoluzione iraniana Hossein Salami. Durante l’incontro il comandante dei Pasdaran ha elogiato il movimento libanese per la sua “intelligenza e capacità”.
“L’enorme potere di Hezbollah nelle battaglie di terra ha dimostrato che se il ‘motore di Hezbollah’ si accende, i sionisti dovranno fuggire dai territori occupati”. Salami ha poi avvertito: basta che “Israele faccia un errore” e “sarà la loro morte” ed ha assicurato che l’Iran ha le “capacità per annientare Israele”.
Il premier israeliano Naftali Bennett ha replicato affermando che “Israele non accetta che si spari contro il suo territorio. Lo Stato del Libano e l’esercito libanese devono assumersi la responsabilità di ciò che sta accadendo nel loro cortile di casa... Per noi è meno importante che si tratti di un gruppo palestinese o di ribelli indipendenti”.
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