E insomma, in questi ultimi giorni ci siamo sentiti un po’ meglio col console (o vice console, dipende dalle versioni) italiano a Kabul, che eroicamente tirava su i bambini in mezzo alla folla per metterli in salvo.
Poi si è scoperto che non era né un console né un vice console, ma un funzionario, anche perché l’ambasciatore italiano a Kabul, diversamente dai colleghi tedesco, francese e inglese, se l’era data a gambe tornando in Italia da tempo.
Però, oh, quanto ci ha fatto sentire buoni, per un po’, quel ragazzo.
Sì, vabbè, noi occidentali abbiamo provocato una guerra da 241.000 morti e milioni di profughi e adesso ce ne andiamo lasciando una situazione identica a quella che avevamo trovato, però guarda come è pieno di umanità quel “console italiano”, eh!
Un po’ come Gino Strada, che aveva previsto esattamente tutto questo circa 20 anni fa.
I messaggi di cordoglio sono durati un giorno.
Alla sua camera ardente non si è fatto vedere neanche un leader politico.
Erano tutto troppo impegnati col meeting di Comunione e Liberazione, a Rimini.
Gente che conta, quella, gente potente, mica come quel povero illuso che ha dedicato la propria intera esistenza a salvare milioni di vite umane.
Andare in quella camera ardente sarebbe stato un po’ troppo.
Anche perché non c’era uno solo di loro che non si fosse già macchiato di crimini contro l’umanità, partendo dai finanziamenti alle guerre per finire al rinnovamento annuale dei lager in Libia.
Meglio andare al meeting di Comunione e Liberazione, tanto se esiste un Dio pronto a giudicare di sicuro non si trova lì.
Ma dai: alla fine noi siamo i buoni.
Anche perché i talebani sono cattivi, quindi i buoni dobbiamo essere per forza noi.
Se quelli hanno il cappello nero, noi lo dobbiamo avere per forza bianco.
Anche se andiamo lì, facciamo la guerra, e poi non vogliamo vedere neanche col binocolo i poveracci che scappano.
W l’Italia, w l’Occidente.
La democrazia la esporteremo un’altra volta, so’ cose che capitano.
Non abbiamo più Gino Strada, in compenso abbiamo il “console” buono.
Fatelo diventare console al più presto, per carità, che abbiamo bisogno di eroi in cui identificarci.
È troppo insopportabile l’idea di essere il lupo cattivo.
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