Per il quinto sabato consecutivo in Francia sono previste oggi manifestazioni contro il pass sanitario, con più di 200 iniziative convocate in tutto il paese nonostante il Green Pass sia ormai obbligatorio solo per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici da lunedì scorso.
Questo dispositivo viene percepito come un attentato alle “libertà” e come un “obbligo vaccinale" mascherato.
Si attendono “circa 250.000 manifestanti” marciare in tutto il Paese, ha detto una fonte della polizia all’Afp.
A Parigi oggi sono previsti tre diversi cortei. Una prima manifestazione, organizzata da Florian Philippot e dal suo movimento di destra Patriots, partirà da Place de la Catalogne verso le 14:30. L’altra manifestazione, convocata dai “gilet gialli” che si rifiutano di marciare insieme alla destra, partirà dalla Porte Dorée verso le 13. Un terzo corteo partirà da Place de la Bourse alle 13:30.
Le ragioni delle proteste francesi vengono così riassunte da Jean Luc Melenchon, leader de La France Insoumise: “da una crisi sanitaria sta diventando una crisi politica. Perché con la tessera sanitaria, per la Francia, inizia l’era della libertà condizionata. Tutto resta libero, a patto che il regime macronista, i suoi stati di emergenza e pass di ogni genere, diano il permesso. La libertà condizionata, come per tutti i detenuti che si sono comportati bene, è la società del controllo permanente. Il pass sanitario verrà controllato cento volte al giorno, tra l’altro, scannerizzerai e riesaminerai l’intera popolazione, da tutti i tipi di persone senza mandato, e anche da coloro che non lo vogliono. È il caso dei 200.000 ristoratori e caffetterie incaricati di monitorare i propri clienti. Li minacci: una multa di 9.000 euro e la chiusura amministrativa dell’esercizio”.
I manifestanti accusano il governo di aver sottovalutato la protesta contro il Green Pass sanitario. La protesta sta ancora crescendo ma finora senza alcun incidente di rilievo. Le manifestazioni vedono una composizione estremamente eterogenea – famiglie, manifestanti apolitici alle prime armi, sindacalisti, operatori sanitari o vigili del fuoco, militanti della destra e della sinistra – e pare andare oltre i movimenti tradizionalmente No Vax.
L’esecutivo teme però una radicalizzazione del movimento anti-pass. Mercoledì, il Ministro degli Interni Gérald Darmanin ha ordinato una sorveglianza rafforzata intorno ai centri di vaccinazione, agli screening o alle farmacie, a seguito di una serie di atti dolosi.
Il governo vuole raggiungere l’obiettivo di 50 milioni di francesi che hanno ricevuto una prima iniezione di vaccino entro la fine di agosto.
Dall’inizio della pandemia in Francia, il virus ha colpito più di 6 milioni di persone e ne ha uccise 111.000. Un recente studio ha mostrato che l’85% dei pazienti ricoverati in ospedale a causa del COVID-19 e il 78% di quelli deceduti non erano vaccinati a luglio 2021. Ad oggi, più di 40 milioni di francesi hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.
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