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27/08/2021

Con Cuba nel cuore, la solidarietà è una arma!

Ieri 26 agosto un aereo carico di aiuti per il Paese Socialista, raccolto da differenti soggetti e istituzioni, è partito da Malpensa.

Segno che il popolo italiano, ma non solo (visto che gli aiuti sono stati raccolti in vari Paesi), non si è scordato del contributo che Cuba ha dato – grazie all’intervento del personale medico-infermieristico – nel picco della pandemia la primavera dell’anno scorso.

Purtroppo il sensantennale blocco statunitense non permette all’Isola di avere dispositivi medici adeguati per affrontare la pandemia e procedere nella vaccinazione, nonostante abbia prodotto da sé numerosi vaccini e sia all’avanguardia nella ricerca medica e nella tutela della salute dei propri cittadini.

Si è tenuta una piccola cerimonia in cui è intervenuto tra l’altro un compagno in rappresentanza di varie realtà che hanno contribuito a questo doveroso atto di solidarietà che abbiamo appoggiato: Cambiare Rotta, Cestes-Proteo dell’Unione Sindacale di Base, il capitolo italiano della Rete degli Intellettuali in Difesa dell’umanità e l’associazione Nuestra America.

Un atto concreto di solidarietà che abbiamo non solo sostenuto, ma co-organizzatato e reso possibile concretamente grazie alle relazioni politiche intessute da tempo con le massime istituzioni dell’Isola, a cominciare dal Partito Comunista Cubano, e riconosciuteci anche dal caloroso messaggio di ringraziamento fattoci pervenire da Ramon Labanino.

In questi mesi ed anni abbiamo sostenuto e promosso iniziative di solidarietà con Cuba, anche nei periodi più difficili in cui non erano pochi i tentativi di de-solidarizzazione nei confronti della Repubblica Socialista, tra le file della sinistra, additando strumentalmente la questione della ipotetica violazione dei diritti umani.

Cuba, infatti, è sotto attacco anche con la nuova amministrazione statunitense, come dimostra il tentativo abortito di destabilizzazione dell’11 luglio scorso. Tentativo a cui il popolo cubano grazie alla precise indicazioni del Partito Comunista Cubano, dei Comitati di Difesa Rivoluzionaria e delle organizzazioni giovanili ha risposto con forza, ponendosi in dialettica con le istanze popolari ma con un atteggiamento giustamente intransigente nei confronti di chi voleva sfruttare le condizioni di malessere provocate dal Bloqueo.

Siamo stati in prima fila a Roma e a Milano in difesa delle rappresentanze diplomatiche cubane, insieme ad altri compagni e compagne, contro i tentativi di irruzione dei fascisti cubani al soldo della Mafia di Miami, che sono stati respinti in varie occasioni, con determinazione.

Come hanno dimostrato i recenti successi olimpici in vari sport in cui gli atleti hanno ribadito il proprio attaccamento alla Repubblica Socialista, così come la ricerca sanitaria, nella tutela dei minori e nell’istruzione (per non citare che alcuni esempi) un modello politico-sociale alternativo è in grado di conseguire materialmente risultati che il sistema in cui viviamo stenta a raggiungere.

Essere solidali con Cuba vuol dire prima di tutto cercare di tradurre nel nostro ridotto nazionale le politiche socialiste che caratterizzano l’isola: la pianificazione economica statale, la soddisfazione dei bisogni della popolazione, la solidarietà internazionale nei confronti dei popoli che lottano per la loro sovranità ed indipendenza.

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