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16/10/2023

Polonia - La destra primo partito ma l’opposizione è in grado di fare una coalizione di governo

Il partito della destra nazionalista Diritto e Giustizia(Pis), partito che guida l’attuale governo, sarebbe il primo con il 36,8% voti.

Al secondo posto si piazzerebbe l’alleanza elettorale della destra europeista Coalizione Civica con il 31,6%.

Secondo gli exit poll l’opposizione se si unisce potrebbe formare la maggioranza con 248 seggi su 460.

Una proiezione, infatti permette di indicare che Diritto e Giustizia avrebbe ottenuto 200 seggi, mentre i tre partiti di opposizione, Coalizione Civica (163 seggi), Terza Via (55 seggi) e Nuova Sinistra (30 seggi), si sono presentati con liste separate, ma con lo stesso obiettivo di battere Diritto e Giustizia e ripristinare buoni relazioni con l’Unione europea.

Il partito di destra che governa la Polonia dal 2015, il PiS, si è riconfermato il più votato, ma ha perso molto rispetto al 2019, quando ancora era in grado di avere la maggioranza da solo, senza doversi cercare un alleato. L’unico partito che prima del voto sembrava disposto a unirsi con il PiS, seppur con difficoltà, è stato il grande sconfitto di queste elezioni Konfederacja, un partito ancora più destra del PiS. Fondato nel 2018 rubando consensi al PiS, Konfederacja avrebbe ottenuto poco più del 6 per cento, molto meno rispetto alle aspettative, troppo poco per offrire al PiS seggi sufficienti per un’alleanza di governo.

La Costituzione polacca non definisce in modo preciso a chi assegnare il mandato per formare il governo e il ruolo del presidente Andrzej Duda, (anche lui del PiS) sarà determinante. Potrebbe dare un mandato esplorativo al suo stesso partito in quanto è stato il più votato, e questo avrebbe tempo fino a dicembre per formare un governo, ma i numeri mancano e Duda potrebbe quindi decidere di accelerare la procedura e chiamare subito l’opposizione a formare il nuovo governo.

Un governo di coalizione di stampo europeista sarebbe una discreta stampella sia per la Ue che per l’Ucraina e il blocco euroatlantico, un supporto che stava iniziando a traballare sotto le spinte del governo della destra nazionalista polacca.

Secondo alcuni analisti l’esito delle elezioni parlamentari nel Paese avrebbe influenzato l’agenda interna, ma non avrebbe influito sulla posizione internazionale della Polonia, in particolare, sulla questione ucraina e sulle relazioni con Russia e Bielorussia, sia il partito di governo Diritto e Giustizia che la Coalizione Civica all’opposizione, infatti, hanno le stesse posizioni.

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