Mr. Facebook, al secolo Mark Zuckerberg, sembra ormai posseduto dal tocco di Re Mida al contrario. Non bastano, evidentemente, le censure esercitate su ogni post che parli di guerra (soprattutto a Gaza, ma anche in Ucraina, da quasi due anni).
Ora si esprime anche sulle singole politiche nazionali, censurando ciò che richiama i valori della Resistenza contro i governi fascisti in carica.
La prova? Questo testo di Giuseppe Aragno, docente emerito di storia all’Università di Napoli, è stato rimosso – come sempre senza spiegazioni – dal suo profilo.
Buona lettura!
Ora si esprime anche sulle singole politiche nazionali, censurando ciò che richiama i valori della Resistenza contro i governi fascisti in carica.
La prova? Questo testo di Giuseppe Aragno, docente emerito di storia all’Università di Napoli, è stato rimosso – come sempre senza spiegazioni – dal suo profilo.
Buona lettura!
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Sospensione, probabilmente espulsione. Secondo Meloni e la banda di cortigiani che si porta appresso, il caso Pozzolo è chiuso e dovremmo ringraziarla. Abbiamo visto all’opera una Presidente del Consiglio che ha senso di responsabilità, non guarda in faccia a nessuno e sa come trattare chi sbaglia.
Meloni pensa che l’Italia sia un Paese di cretini, per i quali l’abito fa il monaco; un Pese di topolini da piffero che, se suoni la musica giusta, si lasca portare felice e contento alla rovina.
Cara Meloni, io glieo dico oggi e lo tenga bene a mente: il debito che sta contraendo con il Paese cresce continuamente e il conto che pagherà alla fine sarà molto salato. Se crede davvero che le chiacchiere dei suoi cortigiani travestiti da giornalisti siano in grado di modificare la realtà, ha sbagliato mestiere: avrebbe dovuto cercare un lavoro da illusionista in un circo equestre.
Le responsabilità che si è assunta nei confronti del Paese che pensa di poter pendere per i fondelli sono gravissime. Lei può mandare Pozzolo a quel Paese ma resta il fatto che l’ha candidato e continuerà a essere parlamentare.
Lei ha la piena e schiacciante responsabilità di averlo portato in Parlamento; di aver portato con lui il giocondo Donzelli, il parente razzista, l’ineffabile massacratore di Dante e una foltissima banda di incompetenti che costituiscono un’offesa al Parlamento e a chi vive dignitosamente di poco ed è costretto a pagare lo stipendio all’onorevole pistola e all’incalcolabile numero di mezze calzette che le fanno corona.
Per lo sfascio di cui è responsabile, Meloni. lei dovrebbe pagare i gravi danni materiali e morali che ha causati al Paese.
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