Sarah Cirillo, la ex portavoce della difesa territoriale ucraina, quella che aveva minacciato tutti i giornalisti critici sull’Ucraina definendoli propagandisti da annientare, il giorno dell’arresto di Gonzalo Lira scriveva: “È un bel weekend per essere un americano nella regione di Kharkov, a meno che non sei Gonzalo Lira”.
Nella seconda foto, Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano, “così fiera di Sarah Cirillo, non dimenticherò mai la tua generosità, il tuo altruismo e la tua forza”.
Gonzalo Lira è morto in Ucraina dopo che per mesi, come ha scritto lui stesso, la prigione dove era rinchiuso ha ignorato il suo stato di salute.
Gonzalo Lira, cittadino Statunitense-Cileno, era un giornalista indipendente: è morto in carcere Ucraina dove era stato imprigionato per REATO D’OPINIONE.
Questi sono i “valori di libertà e democrazia” di un regime armato e finanziato da Washington e Bruxelles con miliardi di dollari e di euro, che sta mandando la sua gente al macello da quasi due anni e che ha portato l’Ucraina al disastro totale.
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