Da anni la politica internazionale parla e straparla che la soluzione dei “due Stati”, sia la soluzione possibile. Purtroppo non abbiamo e forse non avremo il tempo di vedere realizzata questa soluzione.
Una soluzione a due Stati, dovrebbe comprendere il ritorno di profughi, sfollati palestinesi alle loro case e proprietà anche con un risarcimento come previsto dalle risoluzioni dell’ONU.
Dopo il 7 ottobre, la vittoria del diluvio palestinese, molti pensatori ebrei – come sottolinearono Cohen David, Shlomo Aloni, Ronen Kaufman, Ezra Rosenthal e Franz Ehuda – ritengono che radunare gli ebrei in Palestina fu un grave errore, che li condusse alla distruzione, e un grave inganno che li privò della sicurezza che godevano nei loro paesi di origine.
Che non esisteva una soluzione efficace ed eterna alla questione palestinese che fosse compatibile con il diritto internazionale.
Una idea al di fuori del pensiero comune, che soluzione questo dilemma, si basato sul diretto di due ritorni: il ritorno degli ebrei ai loro paesi d’origine da dove provenivano come invasori, che ancora mantengono la loro nazionalità.
E il ritorno dei profughi e sfollati palestinesi alle loro case risarcendoli per il danno subito durante questi lunghi anni.
È un nuovo termine – due Ritorni – che dovrebbe essere generalizzato, perché è logico e realistico, e annullare due Stati, un Stato, Stato Bi-Nazionale.
Sarà un sogno, e perché no, i sognatori sono i vincitori.
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