Dopo Turingia e Sassonia domani, 22 settembre, si vota anche nel land del Brandeburgo per rinnovare il Parlamanto regionale.
L’ultimo sondaggio realizzato dalla rete televisiva tedesca Zdf indica un testa a testa tra due partiti. Da una parte il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) con il 28 per cento delle preferenze, dall’altra il Partito socialdemocratico (Spd) – attualmente alla guida del Brandeburgo – con il 27 per cento.
A seguire, con molto distacco, vengono poi l’Unione cristiano-democratica (Cdu) con il 14 per cento, il partito della sinistra Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) con il 13 per cento, i Verdi al 4,5 per cento e Die Linke al 4 per cento.
Se oltre che nei sondaggi questo fosse anche il risultato delle elezioni, gli analisti politici si aspettano uno stallo per quanto riguarda la formazione di un nuovo governo nel Brandeburgo.
In caso di vittoria della AfD, escluso fino ad oggi come interlocutore da tutti gli altri partiti tedeschi, questa non troverebbe alleati per formare una coalizione, anche perché il candidato principale, Hans-Christoph Berndt, viene attualmente classificato come estremista di destra dall’Ufficio per la protezione della Costituzione.
Ma sarebbe molto difficile anche riproporre la stessa coalizione attualmente alla guida dello Stato – composta da Spd, Cdu e Verdi – visto che questi ultimi, dato il previsto risultato sotto il 5 per cento, molto probabilmente non otterranno alcun seggio al parlamento del Brandeburgo. Anche una eventuale coalizione a due partiti tra Spd e Cdu, non riuscirebbe a conquistare la maggioranza di 88 seggi necessari per governare e l’unica opzione sarebbe di includere nell’alleanza anche il Bsw di Sara Wagenknecht.
Come condizione per la partecipazione al governo, il candidato principale del BSW Robert Crumbach ha chiesto un chiaro segnale che la Germania intraprenda azioni diplomatiche per porre fine alla guerra in Ucraina.
Diversamente – scrive il giornale Junge Welt – un secondo posto per l’SPD e le dimissioni dell’attuale presidente del Brandeburgo Woidke, potrebbero alimentare il dibattito sull’idoneità o meno di Scholz come candidato cancelliere dell’SPD alle elezioni del Bundestag il prossimo anno. La scorsa settimana, l’ex leader del partito SPD Franz Müntefering ha dichiarato al Tagesspiegel che la questione della candidatura alla cancelleria era aperta ed ha elogiato il ministro della Difesa federale dell’SPD, il “falco” Boris Pistorius. Pochi giorni dopo, il sindaco di Monaco Dieter Reiter ha fatto lo stesso.
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