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09/05/2025

I caccia indiani abbattuti da jet di fabbricazione cinese

Il combattimento della scorsa notte tra pakistani e indiani nei cieli del Kashmir conteso e del Punjab ha rappresentato il battesimo del fuoco per i caccia made in China J-10C, prodotti dall’azienda di stato Chengdu Aircraft Industry Group. In risposta ai bombardamenti indiani, i jet di fabbricazione cinese hanno ingaggiato un duello con i Rafale francesi in dotazione all’aviazione di New Delhi, distruggendone cinque, secondo Islamabad. Per i Rafale invece si è trattato del primo abbattimento in combattimento.

Le immagini dei missili degli aerei cinesi che inseguono e colpiscono i velivoli francesi sono diventate virali sui social in Cina, Pakistan, India e nel mondo degli appassionati di questioni militari e costituiscono uno spot per l’industria bellica della Cina, seconda (con 314 miliardi di dollari nel 2024) solo agli Stati Uniti per spesa per la difesa, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri).

Secondo lo stesso Sipri, negli ultimi cinque anni la Cina ha fornito al Pakistan l’81 per cento delle sue importazioni di armamenti. Secondo l’autorevole centro di ricerca svedese, la quota globale delle esportazioni di armi della Cina è stata del 5,9 per cento nel quinquennio fino al 2024. Tali armi sono state destinate principalmente al Pakistan, costituendo il 63 per cento delle esportazioni totali di armi della Cina, per un valore complessivo di 5,28 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2024.

I J-10C, fino a ieri mai impegnati in combattimento, hanno dimostrato rapidità di reazione e precisione.

Il ministro degli esteri pakistano, Ishaq Dar, ha dichiarato davanti al parlamento che «i nostri caccia a reazione… hanno abbattuto Rafale indiani, tre Rafale francesi. I nostri erano J-10C. Sono tutti caccia a reazione realizzati in collaborazione con la Cina».

Cina e Pakistan hanno una stretta cooperazione militare, che prevede – oltre all’acquisto massiccio di armamenti made in China da parte del Pakistan – addestramento ed esercitazioni congiunte tra l’esercito pakistano e l’Esercito popolare di liberazione. Proprio attraverso il Pakistan passa il Corridoio economico Cina-Pakistan, il progetto più importante della Belt and Road Initiative, la nuova via della Seta cinese.

Il J-10C è la versione più aggiornata della serie J-10, entrata in servizio nel 2005 e considerata la risposta cinese all’F-16 statunitense. Rispetto ai modelli precedenti, il J-10C è dotato di un motore più potente e di un radar AESA più avanzato. Può lanciare missili PL-15 ed è considerato un caccia di generazione 4.5.

Al di fuori della Cina, l’aeronautica militare pakistana è l’unico altro operatore del caccia J-10C. Nel 2020, la Pakistan Air Force ha ordinato 36 J-10CE in versione export, insieme a 250 missili PL-15E. Il primo lotto di sei velivoli è stato consegnato nel 2022 e, ad oggi, 20 J-10C sono in servizio nella PAF.

Nel gennaio 2024, i J-10C hanno preso parte alla prima missione di combattimento transfrontaliera in assoluto, scortando gli altri caccia e droni della PAF per condurre un attacco aereo all’interno dell’Iran contro i gruppi separatisti baluci. Ma in quell’occasione i J-10C non parteciparono a combattimenti aerei.

Anche l’Egitto ha espresso interesse per il jet. Un ufficiale militare egiziano è stato filmato seduto a bordo di un J-10C durante un’esercitazione congiunta bilaterale conclusasi domenica. Nel frattempo, l’Uzbekistan sta pianificando di sostituire i suoi caccia di epoca sovietica e, a quanto pare, starebbe decidendo tra il J-10C e il Rafale.

Anche i missili che hanno abbattuto i caccia indiani erano made in China. Si tratta dei PL-15E, versione d’esportazione del missile aria-aria stand-off PL-15. Il PL-15 originale è un missile aria-aria (AAM) dotato di un motore a razzo a propellente solido a doppio impulso in grado di raggiungere la velocità di Mach 5 ed è guidato da un radar a scansione elettronica attiva (AESA) con aggiornamenti del datalink a metà rotta. La versione da esportazione, a quanto pare, ha un motore di qualità inferiore, con una gittata ridotta da 300 km a 145 km.

Il 28 aprile scorso l’India ha firmato un accordo con la Francia per l’acquisto di altri 26 caccia Rafale (un investimento da 7,4 miliardi di dollari).

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