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18/04/2014

Algeria - I giovani protestano contro la “farsa elettorale”

Almeno 70 persone (tra cui 47 agenti) sono rimasti ferite negli scontri con la polizia nella regione di Kabyle, in Algeria, dove nel 2001 furono massacrati cento manifestanti. In alcune località, Raffour, M’Chedellah e Saharij, il voto è stato sospeso e a Bouira, regione sud-orientale dell’Algeria, gruppi di giovani hanno devastato tre seggi appena dopo l’apertura. La capitale Algeri, invece, è rimasta relativamente tranquilla. Si ha notizia soltanto di cinque arresti, ma mercoledì scorso una manifestazione del movimento Barakat è stata dispersa con la forza e alcuni partecipanti sono stati fermati.

Una protesta contro una tornata elettorale, le presidenziali di ieri, che molti algerini reputano una farsa. Il risultato del voto, infatti, è scontato: l’attuale presidente Abdelaziz Bouteflika sarà confermato per la quarta volta alla guida del Paese, lo ha già dichiarato il suo entourage e manca soltanto l’ufficialità.  D’altronde non ha avuto rivali: gli altri candidati sono tutte vecchi guardie della scena politica algerina e la coalizione di opposizione formata da partiti islamici e laici ha boicottato le urne, e sono stati soprattutto i giovani a disertare l’appuntamento elettorale. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, ieri il 51,7 per cento dei circa 23 milioni di algerini aventi diritto è andato a votare.

È stata proprio la ricandidatura del presidente a scatenare polemiche nel Paese e alcune manifestazioni contenute dalle forze di sicurezza, dispiegate in maniera massiccia per il voto. Bouteflika è un uomo anziano (77 anni) e soprattutto malato. Non ha neanche partecipato alla campagna elettorale, affidando il suo programma a comunicati stampa. Persino la sua candidatura è stata annunciata dagli esponenti del Fronte nazionale di liberazione che domina l’Algeria sin dall’indipendenza, nel 1962. Ieri il presidente si è recato a votare nella circoscrizione di El Biar, ad Algeri, in sedia a rotelle e questa è stata una delle sue rare apparizioni in pubblico da quando ha avuto un ictus e ha trascorso lunghi periodi fuori dal Paese.

All’indomani del voto, è iniziato anche lo scambio di accuse tra i candidati. Il principale sfidante del presidente, Ali Benflis, ex premier tornato in politica dopo dieci anni di assenza, ha denunciato brogli.

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