La notizia in sé ha del sensazionale. Nel senso che l'ordine di riequilibrio sui tempi di parola nei Tg, da parte dell'Agcom, è qualcosa di difficile da ottenere. Come un calcio di rigore dato contro la Juve di Moggi, quando controllava anche le pagelle degli arbitri, con in campo De Santis. Insomma, ci vuole un infrazione irriducibilmente solare per ottenere la sanzione.
http://www.internazionale.it/news/tmnews/2014/04/23/par-condicio-agcom-richiama-tg-la7-troppo-tempo-a-renzi/
Il presidente del consiglio, come si vede dalla notizia riportata, c'è riuscito. Del resto basta fare veloce rassegna dei tg. Un diluvio di servizi sulle televendite del piazzista di Rignano, sulle sue offerte speciali, irrinunciabili, imbattibili. Non solo, Renzi è riuscito a farsi riprendere mentre, durante la conferenza stampa, twittava con i fan con tanto di Mac che lo accompagnava sulla consolle. Chiaro richiamo ai giovani che twittano in treno, in metropolitana, a tavola mentre fanno altre cose (sti pezzenti, aggiungo io - ndr). O al professionista che usa il Mac sul tavolo mentre fa il break di pranzo. Con Renzi stanno venendo a galla tutti i nodi irrisolti, in materia di comunicazione politica, con il berlusconismo. Insieme a nodi nuovi.
E così abbiamo un premier che occupa tutti i tg, pay tv comprese, è egemone sui giornali, ha un milione di follower su twitter (a regola veri dovrebbero essere la metà ma tra robot e umani è un volume di fuoco di tutto rispetto), fa marketing virale, sa penetrare nei portali e nei social network. E che, per riequilibrare simbolicamente il tutto, sa piazzare le quote rosa al momento giusto, fa notizia sulla fine del segreto di stato sulle stragi etc. Ribadiamo quello abbiamo già detto: il nemico è furbo.
Redazione 24 aprile 2014
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