Blindati di Kiev attaccano posti di blocco dei separatisti e uccidono 7 insorti. Le forze ucraine avrebbero riconquistato il municipio di Mariupol e sarebbero entrate a Sloviansk. L’ira di Mosca: «Esercito contro i civili, atto criminale». Si teme un’escalation. Putin muove le truppe al confine.
Kiev all’attacco sul fronte orientale con blindati ed elicotteri contro le barricate degli insorti. Nell’ attacco a Sloviansk, roccaforte dei filorussi, sarebbero rimasti uccisi sette insorti oltre a decine di feriti. La reazione del Cremlino non è tardata ad arrivare. Vladimir Putin ha subito definito l’azione del governo filo-occidentale ucraino «un crimine molto grave contro il proprio popolo», e minacciato conseguenze. Le parole del presidente russo sembra non sono rimaste inascoltate, e secondo alcuni media locali Kiev avrebbe sospeso l’operazione militare a Sloviansk con troppe vittime per rivedere il piano d’azione di fronte al rischio di intervento russo cresciuto drammaticamente nelle ultime ore.
Il ministro della Difesa di Mosca, Serghiei Shoigu ha annunciato nuove esercitazioni militari al confine, una mossa a cui il governo ucraino ha risposto concedendo alla Russia 48 ore di tempo per spiegare lo scopo delle manovre. Secondo Mosca, nell’operazione militare sferrata da Kiev nel sud-est ucraino sono impegnati oltre 11 mila uomini armati, 160 carri armati, più di 230 blindati, almeno 150 pezzi di artiglieria, tra cui cannoni, e un gran numero di mezzi dell’aviazione. Mentre «le forze di autodifesa filorusse» contano solo su poco più di 2.000 uomini con circa 100 armi automatiche prese principalmente dai commissariati di polizia e dai servizi di sicurezza locali. Versione di parte.
Completamente diversa la versione del direttore del `Centro di ricerche politico-militari´ di Kiev Dmitri Timchuk secondo cui il governo ucraino avrebbe schierato un migliaio di uomini e circa 150 mezzi blindati, tanto che, a suo avviso, non è neanche esatto parlare di operazione militare visto che a partecipare all’offensiva sono soprattutto reparti speciali del ministero dell’Interno e dei servizi di sicurezza e non dell’esercito. Liberato intanto il reporter americano Simon Ostrovsky, fermato dai filorussi che lo accusavano di essere una spia del gruppo paramilitare nazionalista `Pravi Sektor´. La Russia mostra i muscoli mentre le truppe Nato si rafforzano in Polonia e Paesi Baltici. Pericoloso.
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