03/10/2014
Ma gli attacchi Usa saranno davvero tutti intelligenti?
Gli spostamenti continui delle milizie jihadiste limitano la capacità dei caccia americani di centrare con certezza i bersagli giusti. Prevedibili centinaia di morti tra civili, uccisi dai droni come in Pakistan, Yemen e Somalia. Furono chiamati ‘effetti collaterali’, ma quanti ne preparano ora?
In un discorso alla National Defense University di Washington nel maggio del 2013 - ci ricorda LookOut - il presidente Barack Obama ammetteva le responsabilità della sua amministrazione per la morte di migliaia di persone, uccise dai raid dei droni americani soprattutto in Pakistan, Yemen e Somalia. Secondo il sito The Bureau of Investigative Journalism l’aviazione americana ha effettuato 392 operazioni tra il 2004 e il 2014 solo in Pakistan (342 sotto Obama), provocando un totale di circa 4mila vittime di cui almeno un quarto civili. Da allora blitz solo in caso di “effettiva certezza”.
“Near certainty”, effettiva certezza. Gli attacchi aerei delle ultime settimane contro i miliziani di ISIS fanno riferimento al diritto internazionale dei conflitti armati in base al quale si deve evitare di colpire civili ma devono comunque essere condotte a prescindere dalla effettiva certezza degli obiettivi. Tradotto: gli attacchi aerei lanciati dalla coalizione internazionale su Siria e Iraq sono leciti nonostante rischino concretamente di provocare ancora più vittime tra i civili di quanti non ne siano state già causate altrove dai droni americani. Di fatto, previsione di molti “Effetti collaterali”.
Gli specialisti spiegano che se mancano i collegamenti sul campo, i raid aerei si basano solo su immagini satellitari e voli di ricognizione che non sempre corrispondono agli spostamenti effettivi dei bersagli da colpire. È già capitato che alcuni bombardamenti aerei effettuati dalla coalizione colpissero edifici che erano già stati abbandonati da giorni dai miliziani di ISIS. L’assenza di informatori sul terreno, è ancor più rilevante in Siria dove manca la cooperazione con le forze governative e dove almeno una trentina di civili sarebbero già stati uccisi in attacchi anti Isis da parte di aerei occidentali.
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