A quanto pare non c’è paese in cui gli operai si sentano costretti a ringraziare Sergio Marchionne e la famiglia Agnelli.
Lo stabilimento di Kragujevac, in Serbia, luogo di produzione della 500L, si è fermato per uno sciopero. Le richieste dei lavoratori sono chiare e drastiche: a) aumento salariale (attualmente fermo intorno ai 45 mila dinari, appena 370 euro), b) riduzione dei carichi di lavoro (oggi chi lavora deve coprire anche l’attività di chi è in malattia o in maternità), c) risarcimento delle spese di trasporto da casa al lavoro (notoriamente i trasporti pubblici della disastrata Serbia, dopo l’aggressione imperialista alla ex Jugoslavia, non sono al top del continente).
Per Fca si tratta di un problema serio, perché il nuovo modello della 500L – sottoposta a un radicale restyling – nelle aspettative della società doveva rilanciare le vendite, drasticamente calate negli ultimi anni. Basti pensare che nel 2016 la 500L ha registrato una flessione del -2.6% delle vendite in Europa (nei primi 4 mesi de 2017 addirittura del -12%), mentre negli Stati Uniti si è registrato un -61% che non ammette discussioni.
Lo sciopero avrebbe dovuto concludersi oggi, se le trattative dovessero produrre un accordo. Altrimenti si prevede che potrebbe protrarsi ancora per tutta la settimana.
Sciopero vero, insomma, non chiacchiere da parata...
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