A me l’accordo sui migranti dei governi della Unione Europea fa ribrezzo. Prima di tutto per l’infamia di un progetto che, come fu detto dagli autori dello sgombero di Roma, serve a far sparire le persone, non a risolvere i loro e i nostri problemi. Lo scopo di tutta l’operazione è costituire campi di concentramento di migranti, chiamati ipocritamente hotspot, in piena Africa, impedendo così alle persone di giungere ai confini dell'Unione Europea. Naturalmente per fare questo bisognerà costruire basi militari, inviare soldati, corrompere ancor di più governanti già abbondantemente corrotti, pagare lautamente le bande di tagliagole che sul traffico di persone guadagnano.
Alla fine il costo per noi sarà ben superiore ai 35€ al giorno per persona dell’accoglienza. Al governo turco di Erdogan la UE versa 6 miliardi perché fermi, con i suoi metodi, i migranti. Costerà moltissimo, però i migranti non li vedremo più, già 18.000 sbarchi in meno, vanta Minniti, che gongola per gli elogi europei ricevuti. Dove sono? Nel deserto in attesa di sparire. Quando Salvini e Renzi dicono “aiutiamoli a casa loro” intendono questo: aiutare chi ci toglie di mezzo il problema, cioè le persone.
E poi ecco la tripla ipocrisia dei governi europei, che non solo nascondono le loro vere intenzioni sui migranti nel solito sproloquio sui diritti umani, ma usano gli sbarchi qui per sbarcare in Africa con un rinnovato colonialismo. Macron è il più sfacciato, ma tutti i principali governi UE cercano di metter piede in Africa, per petrolio, affari, prestigio.
Infine c’è la concordia delle due destre, quella di governo e quella cosiddetta di opposizione, Macron e Le Pen, PD e Lega. Sia chiaro, non mi stupisce il fatto che la Unione Europea che fa gli hotspot in Africa piaccia a tutte e due le destre. L’ho sempre saputo che alla fine sarebbero andate d’accordo. No, ciò che mi colpisce è la capacità che governi e finte opposizioni di destra hanno avuto di monopolizzare l’opinione pubblica, distogliendola dai problemi sociali più gravi e drammatici.
Il lavoro parallelo sulla minaccia migrante, alla fine è riuscito a far credere a tanta gente colpita dalla crisi che la causa dei loro guai fosse in chi sbarcava qui. Tuttavia questo trionfo sui migranti subirà la stessa sorte di quello delle politiche di austerità. Queste ultime hanno distrutto una montagna di diritti sociali e di solidarietà umana promettendo che alla fine ci sarebbe stato di nuovo lavoro e benessere per tutti. Imbroglio. L’accordo sui migranti finirà allo stesso modo.
La UE, i suoi trattati, da Maastricht a Dublino, le sue politiche verso i propri cittadini e verso i migranti, l’austerità, lo stato di polizia, le guerre, sono il problema non la soluzione. La UE non è riformabile, può solo diventare sempre più feroce, verso tutti. Si può cambiare solo con politiche del lavoro e della solidarietà opposte a quelle liberiste in atto. Fuori da questa Unione Europea.
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