Le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito Popolare) hanno iniziato oggi il loro Congresso Costitutivo, che vedrà la trasformazione in un partito politico, dopo aver concluso un accordo di pace con il governo e il loro disarmo come una forza di guerriglia.
L’incontro vedrà la partecipazione di un migliaio di delegati, che si riuniranno presso il Centro Congressi “Gonzalo Jiménez de Quesada” di Bogotà (capitale), sono previsti anche 200 ospiti e 400 giornalisti accreditati.
Il congresso durerà fino al 1 ° settembre. In esso le FARC-EP definiranno il nome del partito, il programma e la tabella di marcia. Hanno meno di un anno di tempo per le elezioni presidenziali nelle quali però non presenteranno un proprio candidato.
Il dirigente delle Farc Luciano Marín, alias “Iván Márquez”, ha detto però che il nome di partito potrebbe essere quello di Forze Alternative Rivoluzionarie della Colombia, in modo da mantenere le loro iniziali. “Noi non vogliamo rompere i legami con il nostro passato. Siamo stati e continuano ad essere un’organizzazione rivoluzionaria”, ha detto Iván Márquez due settimane fa.
Si presume che il Congresso Costitutivo verrà presieduto dal leader delle FARC-EP, Rodrigo Londoño, alias “Timoshenko”, che è tornato in Colombia dopo una settimana a Cuba.
Il Congresso costitutivo delle Farc come partito politico prevede una conclusione di massa in Piazza Bolivar il prossimo 1 settembre.
Dopo più di mezzo secolo di lotta armata, ci sono stati diversi tentativi di negoziati e un processo di pace riuscito che ha portato le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito popolare (FARC-EP) ad abbandonare le armi.
Avevano iniziato la lotta armata nel 1948 dopo l’assassinio del candidato presidenziale Jorge Gaitán.
Un primo tentativo di cessazione della lotta armata e di passaggio a organizzazione politica legale, c’era stato negli anni ’80 ma la destra scatenò i suoi squadroni della morte decimando e uccidendo centinaia di militanti, sindacalisti e dirigenti politici. Le Farc tornarono quindi alla lotta armata difendendo ed estendendo le zone liberate dalla guerriglia fino a questo nuovo accordo di pace.
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