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13/08/2018

Salvini è responsabile e mandante politico-morale dell’ondata fasciorazzista

Basta con ipocrisia, timidezza e forse anche paura: bisogna affermare ad alta voce che Matteo Salvini è un fascista che incita al fascismo. Anzi incita ai più stupidi e violenti atti di xenofobia, razzismo, neofascismo.

Secondo il ministro dell’interno, il capotreno che dal microfono di servizio ha usato turpiloquio contro gli “zingari” andrebbe premiato. Quindi anche i bambini, che viaggiano in treno, in questi giorni più che in altri, dovrebbero sentire parolacce e linguaggio infame. È educativo, come la leva obbligatoria, che Salvini vorrebbe reintrodurre per far marciare a passo cadenzato quei giovani che lo contestano.

Salvini diffonde qualsiasi fakenews razzista, come l’ultima sulle richieste dei migranti di avere Sky e tante agiatezze, la pacchia che sperimentano gli schiavi nei campi.

Salvini se la prende con un procuratore della Repubblica che chiede di intervenire contro l’aumento dei reati di razzismo, ma non risponde sul tema, semplicemente lo accusa di volere l’invasione dei migranti. È autodenuncia.

D’altra parte Salvini ed il suo ministro Fontana sono per l’abrogazione della legge Mancino sul razzismo e il neofascismo. È autodifesa.

Salvini usa volutamente le parole di Mussolini, sostiene i neofascisti di Casapound e ne indossa persino il giubbotto allo stadio. È ammirazione.

Non c’è pronunciamento offensivo, odioso e feroce verso l’umanità che Salvini non faccia suo, con il sorriso del burocrate nazista diffuso sui social.

È naturale che con questo ministro degli interni il peggio del popolo italiano si senta autorizzato a manifestare i propri peggiori istinti e a volte a metterli in pratica. Naturalmente razzisti e fascisti come sempre sono anche dei vigliacchi. Ora quando commettono o fanno commettere le loro infamie si nascondono dietro una parola rispolverata per l’occasione: goliardate. Goliardi erano gli studenti universitari che prima del '68 festeggiavano, a volte pesantemente, l’inizio dell’anno di studi. Oggi dilagano le feste ai danni dei “negri”.

“Non sono razzista, ma...” è la premessa dopo la quale i seguaci di Salvini vomitano le più truci e false idiozie razziste.

Salvini è il leader ed il rappresentante di tutto questo e il fatto che abbia il consenso di un terzo della popolazione, lo stesso a cui giunse Hitler fino a che in Germania si votò liberamente, non significa che si debba essere accomodanti e comprensivi con lui. Il numero non legittima e la crisi sociale non giustifica.

Certo sono le politiche di austerità che hanno prodotto Salvini, per questo bisogna rovesciarle assieme a chi ne è responsabile.

Ma questo non assolve da nulla il leader leghista. A differenza di ciò che pensano alcuni imbecilli di sinistra suoi estimatori, egli non usa il fascismo residuo di una parte del popolo italiano per affrontare la questione sociale, ma al contrario usa la questione sociale per diffondere fascismo. E questo anche per nascondere con la propaganda reazionaria la sostanziale accettazione di tutti i vincoli dell’austerità europea. Dunque è proprio nel nome della questione sociale che bisogna combattere il leader leghista.

Matteo Salvini è il mandante ed il responsabile politico e morale della ondata razzista e fascista. A nulla vale considerare ciò che afferma su altri temi e il poco altro che fa, sarebbe come discutere delle opinioni calcistiche di un mafioso.

Il leader leghista prima o poi verrà travolto dallo stesso male che diffonde, ma intanto diamoci da fare perché questo avvenga il prima possibile.

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