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25/07/2020

Trump dà l’ordine di occupare le città americane

Il 23 luglio Donald Trump ha annunciato che invierà “un ondata” di agenti federali a Chicago – terza città degli Stati Uniti – Albuquerque e altre città amministrate da sindaci democratici.

Si tratta di agenti FBI, Drug Enforcement Administration, US Marshals Service e del Departement of Homeland Security. L’annuncio arriva dopo le vivaci discussioni che sono state generate dall’invio di “para-militari” federali a Portland autori di differenti episodi di violenza.

Trump aveva descritto le proteste che si stanno susseguendo nella città “peggiori dell’Afghanistan”, secondo quanto riferisce il Washington Post. Mercoledì notte, tra l’altro, sono stati lanciati gas lacrimogeni contro i dimostranti; a farne le spese anche il sindaco della città Ted Wheeler.

Il city council della capitale dell’Oregon ha votato per porre termine alla cooperazione tra la polizia locale e quella federale.

La città, da due mesi circa teatro di proteste, è divenuta famosa per la creazione del collettivo “The Wall of Moms”, un cordone di madri che proteggono con i loro corpi i manifestanti dagli attacchi dei para-militari e che ha ispirato la creazioni di esperienze simili a St. Louis, New York, Chicago, Filadelfia ,“anticipando” le scelte di Trump di dispiegare quelli che sono divenuti a tutti gli effetti i suoi pretoriani.

Si è aperta così una crisi istituzionale tra il Presidente, che ha messo in atto ciò che aveva già annunciato all’inizio delle proteste – addirittura paventando l’uso dell’esercito – e le amministrazioni locali.

Se l’ipotesi dell’uso dell’esercito – possibile grazie ad una legge del 1807 – era “rientrata” a causa dell’opposizione del Pentagono, erano continuate le stoccate di Trump contro la debolezza dell’intervento degli eletti locali, come se la polizia locale non fosse già sufficientemente militarizzata e il dispiegamento della National Guard fosse ritenuto insufficiente.

Una pratica che ricorda da vicino ciò che accadde in America Latina negli anni ’70 e ’80, come ricorda Cecilia Menjívar in una intervista al canale di informazione indipendente Democracy Now!. Si può dire che parte dei cittadini nord-americani stanno ora conoscendo direttamente le pratiche quotidiane che alcune agenzie della sicurezza attuano da anni nei confronti delle porzioni più vulnerabili della popolazione, in particolare afro-americani e latinos.

Si tratta di agenti non identificabili, che agiscono impunemente, con il solo scopo di terrorizzare i manifestanti.

La sindaca di Chicago, Lori Lighfoot, ha manifestato la sua netta opposizione alle intenzioni di Trump: “in nessuna circostanza permetterò alle truppe di Donald Trump di venire a Chicago e terrorizzare i suoi cittadini”, ha tweettato, secondo ciò che riporta The Guardian.

Il Discrict Attorney di Filadelfia, Larry Krasner, si è spinto ad affermare che “qualsiasi persona, inclusi gli agenti federali, che assaltano e rapiscono illegalmente le persone, verranno incriminati dal mio ufficio.”

La “temperatura sociale” negli Stati Uniti, con le mobilitazioni successive alla morte di George Floyd, sta salendo parecchio da fine maggio, sullo sfondo di una crisi epocale che unisce la catastrofica gestione della pandemia al disastro sociale.

Questo lunedì in 150 città, in 12 Stati, decina di migliaia di lavoratori e lavoratrici hanno scioperato per l’iniziativa “Strike for Black Lives”, un inedito nella storia nord-americana all’interno di un movimento – BLM – che per estensione e partecipazione non ha precedenti.

Abbiamo tradotto quest’interessante contributo di Michelle Goldberg sul New York Times.

“Nel 2017, l’idea che agenti non identificabili, in mimetica, potessero prelevare i manifestanti dalle strade senza un mandato, sarebbe sembrata una fantasia delirante”, afferma l’autrice.

Ma la distopia è realtà: this is AmeriKKKa!

Buona lettura.

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I manifestanti vengono prelevati dalle strade senza nessuna mandato. Possiamo finalmente iniziare a chiamarlo fascismo?

Il mese dopo l’insediamento di Donald Trump, lo storico di Yale Timothy Snyder ha pubblicato il bestseller “Sulla tirannia: venti lezioni dal ventesimo secolo“. Faceva parte di una piccola ondata di titoli intesi ad aiutare gli americani a prendere coscienza della situazione mentre il nuovo presidente assediava la democrazia liberale.

Una delle lezioni di Snyder è “Diffidate dei para-militari.[…] Quando il para-militare filo-governativo e le forze armate ufficiali si mescolano, è la fine”. Nel 2017, l’idea che agenti non identificabili, in mimetica, potessero prelevare i manifestanti dalle strade senza un mandato, sarebbe sembrata una fantasia delirante dei nostalgici della Resistenza. Oggi sta succedendo.

Secondo una causa intentata dal procuratore generale dell’Oregon, Ellen Rosenblum, nella settimana dal 13 al 17 luglio, agenti federali “avrebbero utilizzato veicoli non contrassegnati per pattugliare il centro di Portland, fermare manifestanti e consegnarli alla polizia, che a sua volta li avrebbe condotti in veicoli non identificabili. I manifestanti non sarebbero stati arrestati né sarebbe stato detto loro con quale accusa venivano trattenuti“.

Non c’è modo di conoscere l’appartenenza di tutti gli agenti, indossavano uniformi militari con toppe recanti la sola dicitura “polizia”; ma il Times ha riferito che alcuni di loro farebbero parte di una divisione di frontiera specializzata nel contrasto al traffico organizzato di droga.

L’amministrazione Trump ha annunciato di voler inviare una forza simile in altre città. Lunedì, il “Chicago Tribune” ha riferito di un piano per schierare in città circa 150 agenti federali.

“Non ho bisogno di sollecitazioni da parte dello Stato“, ha riferito a Fox News Chad Wolf, segretario ad interim del dipartimento per la sicurezza. “Attueremo il programma, piaccia o no”.

A Portland, si possono già vedere i risultati di una simile occupazione della città. Oregon Public Broadcasting ha riportato il caso di Mark Pettibone, 29 anni, che all’inizio di mercoledì scorso sarebbe stato prelevato dalla strada da uomini che non si sono qualificati, trascinato in un minivan senza targa e portato in una cella di detenzione del tribunale federale, per essere successivamente rilasciato senza sapere chi lo avesse fermato.

Donavan La Bella, 26 anni, è stato centrato alla testa da una proiettile ad impatto sparato da un agente federale; è stato ricoverato in ospedale e sottoposto ad un intervento di chirurgia ricostruttiva. Ancora, in un video divenuto virale, un veterano della marina di 53 anni viene aggredito con spray urticante, percosso e lasciato sul selciato con due ossa rotte. La sua colpa sarebbe stata quella di aver avvicinato gli agenti federali per chiedere loro di vedere i distintivi.

C’è qualcosa di particolarmente terrificante nell’uso di agenti delle divisioni di frontiera contro i dissidenti politici. Dopo aver attaccato i manifestanti vicino alla Casa Bianca il mese scorso, i militari hanno rispedito al mittente gli annunci di Trump circa l’intenzione di utilizzare l’esercito contro la cittadinanza.

Gli agenti di polizia in molte città sono ben disposti a brutalizzare i manifestanti, ma sono e rimangono sotto il controllo delle istituzioni locali. La C.B.P., la protezione doganale e delle frontiere degli Stati Uniti, invece, è sottoposta all’autorità federale e ha una leadership fanaticamente devota a Trump, favorevole alle politiche di estrema destra.

“Non sorprende che Donald Trump abbia scelto la C.B.P. da impiegare a Portland“, ha detto Joaquin Castro, delegato democratico del Texas. “È stata una scelta molto problematica in termini di rispetto dei diritti umani e di rispetto delle leggi esistenti”.

Va detto che la C.B.P. non è una milizia extra-governativa e quindi potrebbe non rientrare esattamente nello schema di Snyder. Ma quando gli ho parlato lunedì, ha fatto intendere che il discrimine non è così significativo. “Allo Stato è permesso usare la forza, ma deve farlo rispettando le leggi”. Questi agenti, che operano al di fuori dei loro ruoli normali, commettono a tutti gli effetti dei reati.

Snyder ha sottolineato che la storia dell’autocrazia offre diversi esempi di agenti di frontiera usati contro i nemici dei regimi.

“Questo è un modo molto frequente in cui la violenza si manifesta nei regimi autoritari. […] Le persone generalmente impiegate, e quindi abituate, a commettere violenze alla frontiera, vengono utilizzate per atti di repressione contro i propri cittadini”.

Castro teme che, poiché gli agenti non sono identificabili, i gruppi di estrema destra potrebbero facilmente infiltrarsi e commettere impunemente spedizioni punitive e rappresaglie. “Diventa tanto più probabile quanto più viene utilizzata questa prassi”, riferisce Snyder. “Penso che sia incostituzionale, pericoloso per la tenuta democratica e possa portare inevitabilmente a una svolta autoritaria di stampo fascista”.

Venerdì la presidente della Camera Nancy Pelosi ha twittato sui fatti di Portland: “Trump e i suoi storm troopers devono essere fermati“. Non ha menzionato ciò che il Congresso intende fare a proposito, ma la Camera voterà presto su una proposta di legge in materia di stanziamenti per la sicurezza nazionale.

Tutti coloro che si dicono indignati per le tattiche da stato di polizia dell’amministrazione Trump dovrebbero richiedere con forza che il Congresso sospenda i finanziamenti al dipartimento fino a quando queste azioni criminose non saranno fermate.

Da quando Trump è a capo del Paese, il dibattito pubblico si è posto la questione se l’autoritarismo del presidente venga mitigato dalla sua incompetenza. Coloro che ritengono la preoccupazione per una deriva fascista esagerata, sostengono la loro posizione citando diversi casi in cui l’amministrazione è stata ”rimessa a posto” dopo aver agito impropriamente.

Ma troppo spesso la Casa Bianca ha perseverato, deformando la vita americana fino al punto che quelli che un tempo sembravano degli scenari dispotici e impossibili stanno diventando lo status quo.

Trump ha già dimostrato a più riprese che i suoi alleati, come Michael Flynn o Roger Stone, siano abituati a sentirsi al di sopra della legge.

Quello che succederà ora ci dirà quanti di noi sono invece al di sotto di essa.

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