L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici esprime la massima solidarietà a Simon Levis Sullam.
Il docente veneziano è vittima di un preciso disegno politico.
Questi i fatti. Almeno dal giorno 26 maggio 2021, su diversi social media è ricorrente un meme (in effetti rappresentato da una semplice foto), che ritrae, nella vetrina di una imprecisata libreria, alcuni libri dell’on. Giorgia Meloni a copertina capovolta.
Il giorno 28 maggio, il Prof. Sullam si limita a ‘condividere’ un ‘post’ già molte volte inoltrato, di altro autore (che a sua volta non aveva certamente scattato la fotografia). Accompagna poi la condivisione con un messaggio: «Nelle librerie Feltrinelli può capitare».
Ebbene, tra le migliaia di persone, che hanno condiviso l’immagine, il quotidiano Il Giornale seleziona proprio il Prof. Sullam, attribuendogli la regia dell’operazione mediatica, scrivendo: «Il professore si trovava all’interno di una libreria Feltrinelli quando ha deciso di farsi un selfie con la nuova pubblicazione della leader di Fratelli d’Italia, simbolicamente rovesciata con lo scopo di inneggiare a Piazzale Loreto» (articolo Il docente odiatore appende la Meloni a testa in giù, da Il Giornale del 29 Maggio 2021, a firma di Chiara Giannini).
Viene da chiedersi per quale ragione il suddetto quotidiano abbia scelto proprio il Prof. Sullam per attribuirgli la regia, e soprattutto: perché lui anziché, eventualmente, l’autrice o autore originario del post?
La risposta emerge poco più avanti, proseguendo nella lettura del testo del vergognoso articolo sopra richiamato: «Sullam è invece un giovane ricercatore a tempo determinato, si legge sul suo curriculum, in Storia contemporanea al Dipartimento di Studi umanistici, nonché un facoltoso appartenente alla borghesia ebraica veneziana. Sul suo profilo Facebook pubblica saggi contro la persecuzione ebraica, ricordi della Shoah, mette post sul salvataggio dei migranti da parte delle Ong e poi scivola su una buccia di banana mostrandosi atroce nei confronti di chi ha un pensiero diverso dal suo».
Quindi, finalmente l’articolo fa chiarezza sulle ragioni del comportamento del Prof. Sullam. Costui attacca Giorgia Meloni e le vuole fare del male, perché è un “facoltoso borghese ebreo” condizione aggravata dall’essere pure solidale con il salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, un condensato di elementi invisi alla destra fascista. Evidente la sottotraccia: i nemici sono sempre gli stessi, tramano, nell’ombra.
E, ovviamente, si chiede la rimozione dall’Università del Professore.
Il successivo articolo del 29 maggio 2021 pubblica la gigantografia del volto del Prof. Sullam, dipinto, lui, come “odiatore” («L’incredibile difesa del prof anti-Meloni: “A testa in giù? Aggredito…”», a firma di Gabriele Laganà, Il Giornale del 29 Maggio 2021).
A fronte di questo, il vero caso non è relativo alla (discutibile finché si vuole) forma di ironia, dell’ignoto autore del meme, ma alla ragione per cui è stato preso di mira il Prof. Simon Levis Sullam.
Su questo devono arrivare risposte: dai mass media interessati, ma anche da forze politiche che si candidano a governare il Paese, che hanno rilanciato e amplificato sui social media l’articolo suddetto e la gigantografia del volto del Prof. Sullam.
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