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05/04/2022

Guerra in Ucraina/30. Sui morti di Bucha scambi di accuse. Ipotecati i negoziati. La guerra aumenterà d’intensità. Problemi anche sul corridoio umanitario da Mariupol

Il massacro di Bucha è “una svolta nella guerra” scrive emblematicamente questa mattina il quotidiano francese Le Figaro, nel suo editoriale sulla prima pagina: “Crimini di guerra, Putin sul banco degli imputati”. La “svolta”, allora, è che dopo Bucha “gli ucraini credono ormai alla vittoria”.

L’incontro con il presidente russo Putin è difficile che avvenga ha affermato il capo di Stato ucraino Zelensky, in un’intervista ai media ucraini. Tuttavia secondo il presidente ucraino bisogna continuare i negoziati con la Russia, anche dopo i tragici eventi di Bucha. Ma appare difficile che questa ipotesi verrà perseguita nei prossimi giorni.

Il presidente dell’Ucraina parlerà alle 15 ora italiana al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dove la Russia aveva presentato richiesta di una sessione specifica per discutere sui morti di Bucha, richiesta però respinta dalla Gran Bretagna presidente di turno del Consiglio di Sicurezza.

La situazione nella città ucraina di Bucha è un altro esempio della falsa propaganda dell’Ucraina, ha scritto oggi su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. A suo avviso “i battaglioni nazionalisti e delle forze di difesa territoriale sono pronti a uccidere casualmente i propri civili nel tentativo di disumanizzare la Russia e offuscare la sua immagine il più possibile”.

Secondo Zelenski “ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate”. E il suo impegno è “identificare quanto prima tutte le persone coinvolte dell’esercito russo in questi crimini. E per punirle tutte”, in “un lavoro congiunto con l’Unione Europea e le istituzioni internazionali, in particolare con la Corte penale internazionale”.

Mosca ha respinto tali accuse: “Sono solo una provocazione, una messa in scena, i nostri militari non hanno fatto nulla di quello di cui sono stati accusati. Non è quello che è successo e abbiamo prove che proporremo al Consiglio di Sicurezza”, ha detto l’ambasciatore all’Onu Vassily Nebenzia. Mosca ha sostenuto che le uccisioni dei civili siano avvenute dopo il ritiro delle truppe russe da Bucha, ma secondo il New York Times, molti civili sono stati uccisi più di tre settimane fa, quando i russi avevano il controllo della cittadina. Un dato questo che però va effettivamente verificato con una indagine indipendente, perché i cadaveri mostrati sui video appaiono molto più recenti di tre settimane fa.

Espulsione reciproca dei diplomatici tra Italia e Russia

L’ambasciatore in Italia della Federazione russa è stato convocato questa mattina alla Farnesina “per notificargli la decisione del Governo italiano di espellere trenta diplomatici russi in servizio presso l’ambasciata in quanto ‘persone non grate'”.

La Russia “espellerà diplomatici italiani” a Mosca, in risposta alla decisione di Roma di espellere 30 diplomatici dell’ambasciata russa in Italia. Lo ha dichiarato all’AGI la portavoce del ministero degli Esteri della Federazione, Maria Zakharova.

Scambio di accuse sul corridoio umanitario da Mariupol

Le forze ucraine hanno ancora una volta bloccato l’evacuazione degli abitanti e dei cittadini stranieri da Mariupol: lo ha detto il capo del Centro di controllo del ministero della Difesa russo, Mikhail Mizintsev. “Dobbiamo dire che un’operazione umanitaria organizzata e preparata completamente da noi per salvare i residenti e i cittadini stranieri è stata di nuovo bloccata”, ha affermato Mizintsev aggiungendo che i combattenti ucraini “hanno colpito con i mortai il corridoio umanitario” durante il cessate il fuoco.

Secondo la vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk, la Russia ha respinto un convoglio umanitario di sette bus diretto verso Mariupol per evacuarne i civili, accompagnato da personale della Croce Rossa Internazionale. Il convoglio è stato fermato e trattenuto nella città di Mangush, insediamento a Ovest di Mariupol controllato dai russi, ha affermato la Vereshchuk. ”Nonostante le promesse della loro leadership, le forze di occupazione non consentono a nessuno di andare a Mariupol”, accusa la vicepremier ucraina “gli occupanti hanno bloccato i rappresentanti della Croce Rossa Internazionale a Mangush. Sono stati liberati la notte scorsa dopo trattative e mandati a Zaporizhzhia”.

Il ministro della Difesa russo Mizintsev, che ha mostrato un video con decine di soldati ucraini presi prigionieri nella città, ha nuovamente esortato le forze ucraine a Mariupol ad arrendersi oggi, promettendo di non ucciderli.

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