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23/04/2022

La ragione e la forza scendono in piazza a Roma

Sulla parola d’ordine “Abbassate le armi alzate i salari”, una manifestazione di migliaia di operai e studenti ha percorso oggi le strade di Roma, rendendo visibile una alleanza sociale e una ricomposizione politica destinata a pesare nell’agenda politica e nelle prospettive di cambiamento.

Lavoratrici e lavoratori della produzione e della circolazione delle merci organizzati dall’Usb insieme agli studenti medi e universitari di Osa e Cambiare Rotta, ossia le generazioni che padroni, governo, Ue e liberal volevano contrapporre e che invece si stanno alleando proprio contro di loro.

Nei giorni della sconfitta operaia alla Fiat venne issato un cartello che diceva: “Avevamo la ragione e la forza, adesso ci è rimasta solo la ragione, coraggio compagni”.

Vedendo i soggetti sociali e le immagini della manifestazione di Roma si è respirata un’aria che ci porta a dire che oltre la ragione stiamo recuperando anche la forza proprio a partire dalla “questione operaia”. La sua saldatura con la rabbia degli studenti e dei giovani è una novità straordinaria. Un primo passo è stato fatto.

È una indicazione evidente che non solo è cambiata la fase storica – caratterizzata dalla guerra e dall’economia di guerra – ma che le contraddizioni reali prodotte dal modello capitalista stanno venendo a galla e richiedono una alternativa a tutto tondo.

Qui di seguito il comunicato dell’Usb e il reportage fotografico di Patrizia Cortellessa sulla manifestazione, più sotto gli striscioni che hanno ricordato il compagno Valerio Evangelisti scomparso tre giorni fa e di cui oggi si sono celebrati i funerali. Nei prossimi giorni faremo valutazioni più approfondite.

Qui la diretta dalla manifestazione realizzata da Contropiano e qui la diretta dell’Unione Sindacale di Base.

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Cinquemila lavoratori in piazza insieme agli studenti contro lo sfruttamento, il carovita e la guerra. USB: oggi a Roma è cominciata una storia nuova

Cinquemila lavoratori hanno partecipato questo pomeriggio a Roma alla manifestazione nazionale convocata dall’Unione Sindacale di Base, in contemporanea con lo sciopero della “variante operaia”, proclamato in tutti i settori produttivi italiani, dall’industria, alla logistica, all’agricoltura, ai portuali.

“Abbassate le armi, alzate i salari” la parola d’ordine sullo striscione di apertura del corteo, una richiesta precisa al governo e al padronato in un momento di crisi già aggravata dalla pandemia e ulteriormente peggiorata da una guerra che viene cavalcata per tagliare lo stato sociale, dalla scuola alla sanità.

A dare il via, in piazza della Repubblica, gli interventi delle deputate Simona Suriano e Yana Ehm, che hanno portato la solidarietà di MovimentA, ai quali si sono succeduti quelli dei lavoratori delle aziende di tutta Italia. La conclusione, in piazza Madonna di Loreto, è stata affidata a Sasha Colautti, dell’esecutivo Lavoro Privato USB. Con USB sono scesi in piazza anche Asia e i movimenti di lotta per la casa e delegazioni di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, PCI e Rete dei Comunisti.

Nutrito lo spezzone degli studenti, che in mattinata avevano manifestato al Ministero dell’Istruzione insieme ai portuali di Genova. Gli operai oggi chiamano ad una alleanza sociale con gli studenti e con tutti quei pezzi della società, a cominciare dal resto del mondo del lavoro ma anche alle tante povertà in aumento nel Paese, che stanno subendo le politiche di guerra e l’aumento generalizzato dei prezzi.

Oggi a Roma è cominciata una storia nuova, in cui il mondo operaio chiama ad una larga convergenza sociale contro lo sfruttamento e il carovita, per il rilancio dei salari e delle pensioni, in difesa dell’ambiente e del territorio e per portare l’Italia fuori dalla guerra.

È questo il messaggio che la “variante operaia” ha lanciato oggi dalla manifestazione di Roma.

Unione Sindacale di Base

Il video della manifestazione

Il presidio degli studenti

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