Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

27/04/2022

L’Ucraina è solo una pedina, gli Stati Uniti puntano alla guerra con la Russia

Ormai, e purtroppo, è diventato evidente che gli Usa stanno giocando una partita in proprio nella guerra in Ucraina.

I loro obiettivi non sono gli stessi degli altri alleati Nato (tranne Gran Bretagna e Polonia, ndr) e puntano apertamente all’escalation del conflitto attraverso una guerra per procura contro la Russia in Ucraina.

L’obiettivo degli Usa non è il cessate il fuoco né il negoziato ma la sconfitta e l’indebolimento della Russia come “potenza rivale”. Al tempo stesso questa guerra è una formidabile ipoteca contro ogni velleità di “autonomia strategica” da parte dell’Unione Europea. L’Ucraina è lo strumento per la persecuzione di tale obiettivo.

La dichiarazione del segretario alla difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, secondo cui Washington punta ad una Russia indebolita militarmente e incapace di riprendersi rapidamente, ha segnato infatti un cambiamento qualitativo negli obiettivi dichiarati di Washington sul suo sostegno militare all’Ucraina.

In una conferenza stampa in Polonia dopo una visita a sorpresa a Kiev, a Lloyd Austin è stato chiesto se ora definirebbe gli obiettivi degli Stati Uniti in modo diverso da quelli stabiliti subito dopo l’invasione russa. La premessa è stata quella ormai nota, cioè aiutare l’Ucraina a mantenere la sua sovranità e difendere il suo territorio.

Ma poi Austin ha aggiunto un secondo obiettivo, quello vero: “Vogliamo vedere la Russia indebolita al punto che non possa fare il tipo di cose che ha fatto invadendo l’Ucraina”. Ciò significa che la Russia non dovrebbe “avere la capacità di riprodurre molto rapidamente le forze e le attrezzature che sono state perse in Ucraina”.

A tale scopo gli Stati Uniti impegnano altri 713 milioni di dollari per il potenziamento bellico dell’Ucraina e per indebolire la Russia, dunque per la prosecuzione della guerra.

Insieme ad Austin, c’era anche il segretario di Stato Usa Blinken, e mentre i due funzionari stavano parlando, “i primi obici dell’ultima tranche di forniture militari statunitensi iniziavano ad arrivare in Ucraina, inclusi 165 milioni di dollari di forniture di munizioni “non standard” compatibili ex-sovietiche” scrive The Guardian.

Secondo il ben informato quotidiano britannico, ciò significa che anche se le forze russe si ritireranno o saranno respinte dal territorio ucraino occupato dal 24 febbraio, gli Stati Uniti e i suoi alleati cercheranno di mantenere le sanzioni con l’obiettivo di impedire alla Russia di ricostituire le proprie forze.

The Guardian sottolinea anche un altro dato ossia se le valutazioni dei due funzionari Usa rappresentino davvero gli obiettivi dell’amministrazione Biden, e se sia stato sensato dichiararli così apertamente. “Questo probabilmente indebolirà ogni incentivo della Russia a ritirarsi, e rafforza la narrativa di Mosca secondo cui la Nato sta conducendo una guerra per procura in Ucraina volta a indebolire la Russia e persino attuare un cambio di regime”.

Austin e Blinken hanno annunciato un totale di 713 milioni di dollari in aiuti militari per l’Ucraina da parte statunitense e circa 322 milioni di dollari da parte di altri paesi Nato, sempre destinati a Kiev. Tale finanziamento è diverso dalla precedente assistenza militare fornita dagli Stati Uniti all’Ucraina. Non è una donazione di scorte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ma piuttosto soldi che i paesi possono utilizzare per acquistare forniture di cui potrebbero avere bisogno. Il nuovo finanziamento, insieme alla vendita di 165 milioni di dollari in munizioni non americane compatibili con le armi di epoca sovietica che gli ucraini usano, porta l’importo totale dell’assistenza militare americana all’Ucraina a 3,7 miliardi di dollari dall’inizio dell'invasione russa.

“Gli ucraini hanno bisogno di capacità di fuoco a lungo raggio, di carri armati. E noi facciamo tutto quello che possiamo per fornire loro il tipo di sostegno, il tipo di artiglieria e munizioni che siano efficaci in questa fase della guerra”, ha spiegato il segretario della Difesa Usa, Llyod Austin, nella conferenza stampa che ha tenuto insieme ad Antony Blinken in una località mantenuta segreta in Polonia.

Le necessità dell’Ucraina cambiano mano a mano che la natura dei combattimenti evolve, anche perché il baricentro della guerra si è spostato nell’est del Paese, ha spiegato Austina. “Avete visto quello che abbiamo fatto nel recente passato, con l’autorizzazione ad aiuti (militari, ndr) per 800 milioni di dollari da parte del Presidente che ci consente di fornire 5 battaglioni di 155 obici, centinaia di migliaia di munizioni di artiglieria, e stiamo anche coinvolgendo gli altri Paesi per lo stesso tipo di capacità”.

Continueremo a fornire all’Ucraina le armi che le sue forze stanno effettivamente utilizzando sul campo per difendersi. Questi sforzi, combinati con il sostegno umanitario e finanziario diretto degli Stati Uniti all’Ucraina, il supporto per la documentazione delle prove dei crimini di guerra della Russia contro i civili ucraini e gli sforzi continui per aumentare la pressione sull’economia in rovina di Putin contribuiranno a indebolire la posizione del governo russo e isolarlo ulteriormente dal mondo fino a quando la Russia non porrà fine alla sua guerra non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina.

Oggi infine, i rappresentanti di circa 40 paesi si riuniranno in Germania su invito degli Stati Uniti per rafforzare la potenza militare dell’Ucraina, che, secondo il segretario alla difesa americano Lloyd Austin, “può vincere” contro la Russia se le verranno dati i mezzi. L’incontro alla base aerea statunitense di Ramstein, nella Germania occidentale, è programmato per “generare capacità aggiuntive per le forze ucraine”, ha detto Austin, di ritorno da una visita a Kiev.

Ma tutto questo non è irrilevante né privo di conseguenze. “I rischi di una guerra nucleare sono molto significativi”, ha detto il ministro degli esteri russo Lavrov, “e questo pericolo non deve essere sottovalutato, anche se ci sono molti pronti a gonfiare artificialmente questa minaccia”. Una nuova accusa è stata poi rivolta alla Nato che, “consegnando le armi all’Ucraina è entrata de-facto in una guerra per procura con la Russia”.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento