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19/10/2025

Gaza - La tregua non regge: scontri e bombardamenti a Rafah.

La radio dell’esercito israeliano ha confermato che uno scontro ha avuto luogo questa mattina a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

L’Aeronautica israeliana questa mattina ha lanciato attacchi nella zona di Rafah dopo che sono stati segnalati colpi di arma da fuoco contro un veicolo del genio militare israeliano.

Il canale televisivo israeliano Channel 12, citando fonti informate, riferisce che i raid israeliani su Rafah sarebbero stati eseguiti nel tentativo di proteggere le milizie di Yasser Abu Shabab che avevano collaborato con Israele e sono da giorni sotto attacco da parte dei combattenti di Hamas.

Le agenzie di stampa e i mass media occidentale stanno riproducendo meccanicamente una velina statunitense che parla di “Minacce di attacchi di Hamas ai civili palestinesi”. È un titolo decisamente fuorviante. In realtà è il tentativo di coprire le spalle alle milizie e alle bande palestinesi che in questi mesi hanno collaborato con Israele e saccheggiato i convogli di aiuti spacciando queste bande per “civili palestinesi”.

La televisione Channel 12 ha fatto sapere che l’aviazione israeliana sta prendendo di mira le aree di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.

Secondo quanto riferito dai palestinesi, anche le navi della Marina israeliana hanno aperto un fuoco intenso verso la costa di Rafah dopo l’attacco.

Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore l’11 ottobre, le forze israeliane lo hanno violato circa 50 volte, anche attraverso bombardamenti di artiglieria, attacchi di droni, fuoco di carri armati e attacchi di quadricotteri. Più di 38 palestinesi sono stati uccisi in questi incidenti. Gli ultimi 11 venerdì scorso, quando un minibus con una intera famiglia a bordo in viaggio da Zeitun verso Gaza City è stato colpito dai militari israeliani. Sette dei palestinesi uccisi erano bambini.

Il Ministro della Difesa Israel Katz e il segretario militare hanno lasciato la riunione settimanale del Gabinetto per condurre una valutazione della sicurezza a Gaza. L’IDF non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale su quanto avvenuto a Rafah.

“Chiedo al primo ministro di ordinare all’IDF di riprendere completamente i combattimenti nella Striscia di Gaza a pieno regime”, ha dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir dopo l’attacco.

La tregua a Gaza sta già saltando e sembra proprio che Israele abbia tutto l’interesse a farla saltare, in un modo o nell’altro.

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