In
premessa Draghi ha parlato della crescita e delle buie previsioni: "La
crescita debole nell'eurozona ha portato a più tensioni su mercati
finanziari e ha acceso le componenti domestiche dell'inflazione. Questa
intensificazione ha la potenzialità di avere un effetto negativo".
Infatti, la crescita del Pil dell'Eurozona nel 2012 sarà negativa tra
il -0,2% e il -0,6% secondo le stime fornite oggi dallo staff della
Bce: nel precedente aggiornamento di giugno, gli economisti
dell'Eurotower avevano indicato una forbice compresa tra -0,3% e -0,5%.
Per il 2013 il quadro rimane di più difficile lettura: le nuove stime
vanno da un -0,4% a un massimo del +1,4%. A giugno la forbice era
compresa tra lo 0 e il 2%.
Il piano
per 'disinnescare' gli attacchi speculativi sui titoli di stato e per
far abbassare gli spread prevede l'acquisto diretto e illimitato da
parte della Bce di titoli a breve termine (da 1 a 3 anni) sul mercato
secondario. Prima di attivare questa procedura, i paesi dovranno
chiedere espressamente gli interventi, che significa accedere ai
fondi Efsf-Esm ed accettare «strette condizioni». Condizioni che si
traducono in altre misure di austerità con la probabile aggiunta di
massicce privatizzazioni del patrimonio pubblico (Monti è pronto a
sferrare l'attacco nelle prossime settimane con o senza rischiesta di
aiuti). La Bce interromperà le proprie azioni di acquisto titoli in caso
di mancato rispetto degli accordi da parte dei paesi. Draghi ha anche
affermato che occorre cercare il coinvolgimento del Fondo monetario
internazionale nel programma di aiuti cui anche la Bce parteciperà,
riferendosi in particolare al monitoraggio dei paesi aiutati. Insomma il
copione 'greco' sarà seguito anche per Italia e Spagna per capirci.
Quello
che molti giornali non dicono e non diranno è che questi acquisti
diretti da parte della Bce potevano tranquillamente essere fatti un anno
fa, quando i valori degli spread già erano altissimi. Invece un anno
fa la Bce ha preferito prestare oltre 1000 miliardi di euro alle banche
private all'1% con scadenza a 3 anni. Le stesse banche hanno
utilizzato questi soldi 'regalati' per acquistare titoli di stato,
sempre a breve scadenza, a interessi molto più alti guadagnandoci di
fatto un mucchio di soldi. Si è volutamente lasciata libera la
speculazione per costringere i paesi più in difficoltà, come Italia e
Spagna, ad approvare tagli e misure antisociali senza precedenti. Oggi
all'improvviso, dopo aver massacrato i popoli e averli privati di
fondamentali diritti sociali, si scopre che lo spread si può abbassare
con l'intervento diretto della Bce. Si chiama criminalità organizzata!
COME FUNZIONA TECNICAMENTE IL PIANO "OMT"
Il nome tecnico e' Outright Monetary Transactions (OMT), ma per tutti quello deciso oggi dal consiglio direttivo della Bce sarà il nuovo programma di acquisto di titoli di Stato, visto che il primo programma - Securities Markets Programme (Smp), varato durante la presidenza Trichet - è stato oggi chiuso e i titoli acquistati, oggi pari a 209 miliardi di euro, resteranno in "pancia" alla Banca centrale fino alla loro scadenza.
Il nome tecnico e' Outright Monetary Transactions (OMT), ma per tutti quello deciso oggi dal consiglio direttivo della Bce sarà il nuovo programma di acquisto di titoli di Stato, visto che il primo programma - Securities Markets Programme (Smp), varato durante la presidenza Trichet - è stato oggi chiuso e i titoli acquistati, oggi pari a 209 miliardi di euro, resteranno in "pancia" alla Banca centrale fino alla loro scadenza.
I dettagli
tecnici dell'Omt riguardano soprattutto le condizioni poste per l'avvio
degli acquisti: come specificato dall'Eurotower, la prima
pre-condizione è che siano affiancati da simili iniziative sul mercato
primario dai fondi salva-Stati decisi dai leader europei, ovvero
l'European Financial Stability Facility e il suo successore l'European
Stability Mechanism.
Nel
caso di singoli paesi, inoltre, la Bce cercherà - nel rispetto della
sua indipendenza - il coinvolgimento del Fondo Monetario
Internazionale.
Altro punto chiave, il blocco degli acquisti nel caso un paese non rispetti le condizioni definite o, ipotesi al momento più remota, nel caso tali acquisti non fossero più utili. Tali decisioni (avvio, svolgimento e sospensione degli acquisti) saranno presi dal Consiglio Bce in assoluta indipendenza «e nel rispetto del suo mandato di politica monetaria».
Altro punto chiave, il blocco degli acquisti nel caso un paese non rispetti le condizioni definite o, ipotesi al momento più remota, nel caso tali acquisti non fossero più utili. Tali decisioni (avvio, svolgimento e sospensione degli acquisti) saranno presi dal Consiglio Bce in assoluta indipendenza «e nel rispetto del suo mandato di politica monetaria».
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