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28/09/2012

Sotto dittatura i popoli europei

di Gianni Lannes

No pasaran, No pasarán, Ils ne passeront pas, They shall not pass. Non passeranno.  
L’Europa dei popoli è vittima di un’aggressione finanziaria senza eguali nella storia della modernità, il cui scopodichiarato è la conquista a qualunque prezzo umano. Il popolo spagnolo, prima di chiunque altro (compreso il dormiente italiano) - come nel 1936 - ha ben compreso il destino fatale che ci attende se non ci sarà una reazione risolutiva. E' in gioco la democrazia, la qualità della vita ed il futuro di milioni di esseri umani. E ieri c’è stata guerriglia. Duri scontri il 25 settembre a Madrid tra i manifestanti del movimento degli indignati e la polizia, che ha fatto diverse cariche e utilizzato proiettili di gomma per disperdere i giovani nei pressi del Congresso dei deputati. Migliaia di persone si sono riunite ieri davanti al Parlamento al grido di "dimissioni", per denunciare una democrazia "sequestrata" e "schiava dei mercati finanziari". Anche la Grecia si sta svegliando dal letargo.

Ovviamente non basta una protesta spontanea: il sistema di dominio è ben organizzato. Gli oligarchi del terzo millennio prima di usare le maniere forti hanno annichilito le garanzie legali nel vecchio continente. Come? Adottando il 13 dicembre 2007 il Trattato di Lisbona che ha sospeso le Costituzioni dei Paesi aderenti all’Unione Europea. E precedentemente, due mesi prima (18 ottobre 2007) aderendo al Trattato di Velsen che ha dato carta bianca, ossia licenza di uccidere (“legalmente”) chiunque ostacoli questo processo di dominio - la polizia militare che va sotto il nome di Eurogendfor, controllata dalla Nato. Infine il Fiscal Compact: addio alla sovranità economica. Così, grazie alla compiacenza di interi parlamenti nazionali e dei soliti padrini l’indipendenza è stata azzerata.

La storia sembra non insegnarci nulla. Un secolo fa furono concepiti i piani disumani di sottomissione dell’Europa da parte del sistema industriale. Due guerre mondiali avviate per spietati interessi economici hanno mietuto circa 100 milioni di vittime nel tentativo di dominare il nostro continente.

E’ finita la guerra fredda ed è cominciata la terza guerra mondiale. Purtroppo, nostro malgrado, siamo in guerra, sotto il tallone militare nordamericano, vale a dire il braccio armato che esegue gli ordini del complesso industriale Usa, spronato dall'insaziabile cupidigia dell'industria chimica, farmaceutica e nucleare.

Su la testa: non facciamoci raggirare e soffocare anche da guru ammaestrati e profeti urlanti. Non possiamo essere indifferenti mentre cercano di sottometterci definitivamente. Il loro scopo platealmente dichiarato è la subordinazione commerciale e politica di intere nazioni. Si potrebbe partire con una paralisi dei consumi e proseguire con uno sciopero ad oltranza, senza interruzioni per obbligare i parlamenti nazionali a dimettersi in blocco.

L'Europa è un baluardo da abbattere e soggiogare per controllare l'intero mondo. Non ci sarà mai più un' Europa che annichilisce la sua gente per generazioni, rendendola schiava degli interessi e finanziari delle multinazionali. Mai più. Ma spetta a noi combattere, ora. La libertà va ri-conquistata.

Giuseppe Dossetti, un padre italiano della Patria ha scolpito parole dal vivo della sua esperienza: «Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è un diritto e un dovere del cittadino».

E Mohandas K. Gandhi ha dimostrato con la non violenza: «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri per quanto buoni possano essere sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». 

Eurogendfor (approfondimenti):

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/02/poteri-illimitati-ai-militari.html

http://www.lindro.it/IMG/article_PDF/article_a1050.pdf

Fonte

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