Questa mattina è stato arrestato a Roma il compagno Nunzio D'Erme, una delle figure più conosciute e stimate della sinistra antagonista del nostro paese, ex consigliere comunale al Campidoglio e protagonista dei movimenti sociali nella capitale. Assieme a D'Erme anche un altro attivista è stato oggetto di un provvedimento restrittivo della libertà personale: si tratta di Marco Bucci, del Centro Sociale Spartaco, per il quale sono stati disposti i domiciliari.
Invece Nunzio D'Erme è stato portato in carcere con l'accusa di aver partecipato, alcuni mesi fa, ad uno scontro con i fascisti di Militia Christi nel quartiere di Cinecittà nel corso di un’iniziativa contro l’omofobia organizzata dal municipio.
Spiegano in una nota alcuni movimenti sociali della capitale: "Le motivazioni sono riferite a fatti avvenuti lo scorso maggio nella sede del VII Municipio durante un convegno istituzionale sull'educazione alla diversità alla quale hanno preso parte anche i movimenti sociali del territorio. Nel corso del convegno c'è stata un'aggressione da parte di attivisti di Militia Christi intervenuti per contestare l'iniziativa ed esprimere la loro posizione omofoba".
Secondo una nota emessa dalla Questura di Roma, invece, i due rappresentanti del movimento oltranzista e fascistoide cattolico sarebbero stati aggrediti da esponenti 'antagonisti' che poi si sarebbero scagliati anche contro alcuni agenti della Digos che erano intervenuti.
Non è ancora chiaro tutto il contesto di questa operazione giudiziaria ma sicuramente è indicativa del clima persecutorio e repressivo che si sta respirando a pieni polmoni nella Capitale contro gli attivisti più noti, magari prendendo a pretesto episodi lontani e minori tenuti nel cassetto a lungo prima di essere utilizzati da una Procura di Roma che acquisisce sempre più protagonismo nella gestione delle questioni sociali.
Alle 13 di oggi è previsto un presidio di solidarietà e una conferenza stampa presso la sede dell'ex X Municipio della capitale.
Esprimiamo nel frattempo la piena solidarietà della redazione di Contropiano a Nunzio e a Marco.
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