E' tempo di soluzioni alternative al massacro sociale su cui le classi dominanti hanno costruito l'Unione Europea. Quanto avviene in Grecia suona come un monito per le classi popolari in tutti i paesi Pigs e per quelli periferici. Da qualche parte e in ogni modo occorre cominciare a praticare la rottura con l'Unione Europea e la gabbia dell'euro. L'appello scaturito dalla discussione del forum euromediterraneo di Napoli e da incontri analoghi in altri paesi, comincia a definire i percorsi di coordinamento e convergenza possibili. Per una alternativa di sopravvivenza e progresso sociale, contro la guerra sociale e le guerre militari imposte da classi dominanti che nell'Unione Europea fondano sulla disuguaglianza e la coercizione la "loro" egemonia sugli interessi popolari. Si muovono dunque i primi passi di un percorso coordinato per una sinistra popolare, anticapitalista e internazionalista in Europa. Qui di seguito il testo dell'appello Eurostop e i primi firmatari:
EUROSTOP
Il sistema edificato dalle classi dominanti e dalle oligarchie sui paesi dell’Unione Europea è sottoposto a critiche, opposizioni e contraddizioni crescenti.
Il progetto di Unione Europea si trova a fare i conti con la crisi e la competizione globale, utilizzando le misure di austerity per scaricare tutte le conseguenze di queste contraddizioni sui lavoratori e i settori popolari, negando ogni autodeterminazione dei popoli sul loro futuro.
In molti paesi si vanno sviluppando movimenti popolari e democratici che si battono contro il lavoro flessibile e per l’aumento dei salari, dicono basta con i diktat delle istituzioni politiche e finanziarie, chiedono il ripudio del debito, il superamento dell’Unione Europea, l’uscita dalla gabbia dell’euro e dalla Nato, lo stop ai negoziati del Ttip.
In alcuni paesi questi movimenti sono espressione delle forze progressiste, dei sindacati e dei movimenti sociali, in altri sono invece i partiti della destra nazionalista e xenofoba.
Ma i primi hanno come obiettivo la giustizia e l’emancipazione sociale, i secondi la guerra tra i poveri e contro i più deboli.
Riteniamo che sia tempo di collegare le forze politiche, sociali, sindacali e antifasciste, intorno a soluzioni alternative rispetto a quelle misure antipopolari e antidemocratiche imposte dalle oligarchie e dall’Unione Europea in un clima dove più pericolose si fanno le tendenze alla guerra.
Le forze di classe e progressiste dei paesi euromediterranei, più devastati dai diktat imposti da Ue, Bce, Fmi e Nato, devono collegarsi e agire comunemente:
- Per uscire dalla gabbia dell’euro
- Per superare l’Unione Europea costruita sull’Europa dalle classi dominanti
- Per uscire dalla Nato
- Per bloccare definitivamente il Ttip
E’ tempo di agire in modo coordinato, a cominciare da un portale web in più lingue che faciliti il confronto, le campagne e l’azione comune e con incontri periodici nei vari paesi che consentano di procedere più efficacemente su una agenda di mobilitazione comune e coordinata.
Primi firmatari:
IRENE ALBERICI, insegnante, Ross@
JOAQUIN ARRIOLA, economista, università del Pais Vasco (Spagna)
GIUSEPPE ARAGNO - Storico, Università Federico II di Napoli
ANGELO BARACCA, fisico, università di Firenze
MARCO BALDASSARRI docente universitario, ricercatore in filosofia
DIMITRIS BELANTIS, membro del comitato centrale di Syriza (Grecia)
FABRIZIO CAPOCCETTI, insegnante, ricercatore in filosofia
SERGIO CARARO, direttore di Contropiano
FRANCESCO SAVERIO CARUSO - Docente Università di Catanzaro
MAURO CASADIO, segreteria della Rete dei Comunisti
JOAN SEBASTIÀ COLOMER, esponente di Endavant e Cup (Catalogna)
GIORGIO CREMASCHI, co-presidente Forum Diritti Lavoro
MANLIO DINUCCI, saggista e giornalista
CARLO FORMENTI, docente di scienze sociali univ. di Lecce e giornalista
MICHELE FRANCO, attivista politico, Napoli
GIORGIO GATTEI, storico dell'economia, università di Bologna
ANDREA GENOVESE - Docente Universitario - Universita' di Sheffield (Gran Bretagna)
VALTER LORENZI, attivista politico, Pisa
RITA MARTUFI, ricercatrice del Cestes
LUIGI MARINELLI, sindacalista
DIEGO MELEGARI insegnante, ricercatore in filosofia
MANUELA PALERMI, segreteria del Partito Comunista d'Italia
PIETRO RINALDI - Avvocato, Consigliere comunale di Napoli
ROSA SCHIANO, attivista internazionalista
MARCO SANTOPADRE, giornalista e attivista politico
ERNESTO SCREPANTI, economista, università di Siena
JOAN TAFALLA, storico, Espai Marx (Barcellona)
LUCIANO VASAPOLLO, economista, università di Roma
LEONIDAS VATIKIOTIS, economista, membro di Antarsya (Grecia)
NICOLA VETRANO - Giuristi Democratici – Napoli
NICO VOX, sindacalista, Forum Diritti Lavoro
STEFANO ZAI, ingegnere, Ross@
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per le adesioni inviare a: eurostop2015@gmail.com
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