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08/10/2015

Roma - Rumors sulle dimissioni di Marino

E’ da ieri sera che voci, mezze voci e indiscrezioni – quelle che i mass media chiamano “rumors” – parlano delle imminenti dimissioni di Marino da sindaco della Capitale. Dopo le ultime polemiche sulle cene e le carte di credito per le spese di rappresentanza, da questa mattina, il sindaco è chiuso nel suo studio insieme ai suoi assessori e consiglieri più fedeli per definire la exit strategy. Alle 11 in Campidoglio era stata convocata una Giunta comunale sul Giubileo, ma è slittata alle ore 12. Dopo un vertice notturno a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi ha fatto sapere di non essere più disposto a tollerare un minuto di più la permanenza di Marino al Campidoglio. Il plenipotenziario del Pd a Roma, Orfini lo avrebbe subito fatto sapere al Sindaco, dicendogli chiaramente che, nel caso avesse opposto resistenza, il Pd avrebbe ritirato i suoi assessori dalla giunta. Altre fonti nel Pd smentiscono questo scenario affermando che nessuna ipotesi dimissioni è sul tappeto. Oggi pomeriggio era previsto un incontro tra il segretario romano di Sel, Paolo Cento, e il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, per confrontarsi su una possibile mozione di sfiducia ma il Sindaco potrebbe aver anticipato i tempi rendendola inutile. I consiglieri comunali del M5S arrivando al Campidoglio per la seduta del Consiglio comunale dopo una riunione a Montecitorio con il direttorio del movimento, annunciano invece che "gli assessori del Pd nella Giunta Marino si sono dimessi. Il Pd ha fallito. La città deve tornare a votare".

Un lancio dell'Ansa chiarisce alcuni degli scenari che si potrebbero delineare: "Pd romano in fibrillazione per tentare una via di uscita all'impasse Campidoglio nel caso Marino non dovesse rassegnare le dimissioni. Oltre alla 'mozione di sfiducia' in Aula si valuta anche il ritiro in blocco degli assessori targati Pd. La seconda opzione però non porterebbe automaticamente ad un'uscita di scena di Marino. Nel caso in cui dal Pd arrivi la decisione di ritirare i suoi assessori questo sarebbe sicuramente un segnale politico forte che potrebbe tradursi o in un addio di Marino o anche solo in un maxi rimpasto. Per quanto riguarda la mozione di sfiducia questa non esiste tecnicamente nel regolamento del consiglio comunale e quindi si stanno studiando le forme con cui eventualmente presentare in aula questo 'atto di sfiducia'. Tra le ipotesi prese in considerazione anche le dimissioni in blocco dei consiglieri di maggioranza cui dovrebbero seguire quelle dell'opposizione".

Fonte

Complimenti al ceto dirigente PD è riuscito a fare male come Alemanno ed andare oltre.

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