Il 28 febbraio prende avvio a Roma la 13esima edizione della Settimana internazionale contro l’Apartheid israeliana, iniziativa che si svolge in centinaia di città in tutto il mondo per sensibilizzare il pubblico sulle politiche israeliane di occupazione e di colonialismo di insediamento.
A Roma, la settimana comincia con un’iniziativa di rilievo, “Gaza: Rompiamo l’Assedio”, che vede la partecipazione di Ann Wright, già colonnella nell’esercito degli Stati Uniti e diplomatica presso varie ambasciate statunitensi (biografia di seguito). L’incontro avrà luogo nella Sala della Piccola Protomoteca in Piazza del Campidoglio, martedì 28 febbraio, ore 17. Porterà un saluto il consigliere comunale di SI Stefano Fassina.
L’iniziativa del 28 febbraio rappresenta una straordinaria occasione per sentire le testimonianze di Ann Wright, che è stata a Gaza sette volte e ha partecipato alla Gaza Freedom Flotilla nel 2010 quando nove attivisti furono uccisi dalle forze militari israeliane, e per conoscere le condizioni della popolazione che a Gaza vive sotto assedio da dieci anni ed è soggetta a ripetuti attacchi militari.
Anche questa volta, come da copione, da ieri girano appelli rivolti alla Sindaca Virginia Raggi e alla Giunta capitolina affinché siano negati gli spazi per l’iniziativa.
“Il BDS non è un movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore di odio anti-israeliano e anti-ebraico. Una realtà che si fa sempre più minacciosa, attraversando la società italiana a tutti i livelli. Ogni legittimazione istituzionale a questi malfattori risulta quindi non soltanto fuori luogo, ma decisamente pericolosa per l’insieme della collettività. Mi auguro che la sindaca Virginia Raggi e la sua Giunta intervengano al più presto per porre rimedio a questo increscioso incidente”. Lo afferma la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana Noemi Di Segni, con riferimento all’iniziativa “Gaza, rompiamo l’assedio” organizzata per il prossimo martedì alla Piccola Promoteca del Campidoglio. Iniziativa che sta raccogliendo diverse proteste, tra cui quella dell’ambasciata israeliana a Roma e dell’associazione Progetto Dreyfus.
Ormai da anni, e non solo in Italia, l’ambasciata israeliana tenta di bloccare le iniziative volte a far conoscere la realtà del popolo palestinese e le azioni della società civile internazionale a sostegno dei suoi diritti. Non avendo argomenti per giustificare decenni di occupazione militare e le numerose e ampiamente documentate violazioni dei diritti del popolo palestinese, ricorre a false e calunniose accuse come quella dell’antisemitismo.
Confidiamo che la Sindaca e la giunta, che sono invitate a partecipare, vogliono garantire gli spazi per un dibattito aperto e in difesa della libertà di espressione.
BDS Roma
L’iniziativa è organizzata BDS Roma: Sezione romana del movimento nonviolento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni nei confronti di Israele lanciato nel 2005 da 170 organizzazioni della società civile palestinese. Il movimento BDS si ispira all’analogo movimento contro l’apartheid in Sudafrica. Il movimento BDS fonda la sua lotta sul rispetto del diritto internazionale e sulla tutela dei diritti umani universali. È contro ogni forma di discriminazione razziale, politica, religiosa e di genere e rifiuta l’antisemitismo, il razzismo, l’islamofobia e ogni ideologia fondata su presunte supremazie etniche o razziali. Sostengono il movimento BDS personaggi come l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, il premio Pulitzer Alice Walker, Roger Waters dei Pink Floyd, il compositore Brian Eno, tra gli altri. In Italia aderiscono al BDS numerose associazioni tra cui i sindacati Fiom, Usb, Pax Christ, l’Ong Un ponte per..., e la Rete Ebrei contro l’occupazione.
Qui di seguito la biografia di Ann Wright:
È stata colonnella nell’esercito statunitense, dove ha prestato servizio per 29 anni. Successivamente ha fatto parte del corpo diplomatico per 16 anni nelle ambasciate statunitensi di Nicaragua, Grenada, Somalia, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Sierra Leone, Micronesia, Afghanistan e Mongolia. Si è dimessa dal governo degli Stati Uniti nel 2003 alla vigilia della guerra contro l’Iraq, in segno di protesta contro l'aggressione militare. Da allora è impegnata contro la guerra e l’ingiustizia. È co-autrice del libro “Dissent: Voices of Conscience” sui funzionari governativi che si sono dimessi per protestare contro le politiche di guerra del proprio governo. Ann Wright è stata sette volte a Gaza e ha partecipato più volte alle flottiglie per Gaza, tra cui la Gaza Freedom Flotilla nel 2010, quando nove attivisti sono stati uccisi dalle forze militari israeliane, e la Barca delle Donne nel 2016.
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