“Mettere la sovranità popolare al centro dell’Europa di fronte all’impossibilità di manovra politica” è la prima delle dodici “battaglie europee” che la France Insoumise ha messo in programma per le elezioni europee del maggio 2019. È difficile non vedere un’eco al movimento dei giubbotti gialli. Soprattutto perché la seconda battaglia prevede una lotta per “riconquistare la libertà di investire nel progresso sociale ed ecologico di fronte ai diktat dell’austerità di Bruxelles”.
Nel segno della continuità con la campagna presidenziale di Jean-Luc Mélenchon, questo programma avrà come titolo “Il futuro comune, anche in Europa!”. I membri della France Insoumise hanno ampiamente adottato il testo. Il 93,4% l’ha approvato in una votazione online prima della convention tenutasi a Bordeaux l’8 e 9 dicembre.
Nel dettaglio, questo programma riprende molte delle proposte presentate nel 2017 e propone di estenderle anche a livello europeo. È il caso dell’introduzione di un referendum per la revoca dei membri del Parlamento europeo e dei Commissari durante il loro mandato, del divieto del glifosato pesticida, dell’abrogazione della direttiva sul lavoro distaccato o del rifiuto di accordi di libero scambio per instaurare un protezionismo solidale.
Il documento sostiene anche l’idea di “uscire dagli attuali trattati europei” attraverso la strategia “piano A / piano B” e la disobbedienza. I futuri eurodeputati insoumis proporranno, ad esempio, “di avviare la procedura di revisione dei trattati prevista dall’articolo 48 del trattato sull’Unione europea per giungere ad un nuovo trattato istitutivo”, un modo per preparare il terreno in vista di future battaglie in Francia.
Gli insoumis portano avanti un progetto che mira a “estendere diritti e libertà”. In particolare, vogliono “applicare il principio di laicità alle istituzioni dell’Unione Europea”, far “riconoscere il diritto alla contraccezione, all’aborto e alla fine della vita assistita in tutta l’UE come diritti fondamentali” e riprendono l’idea di applicare “la clausola dell’europea più favorita” per porre fine alle disuguaglianze tra donne e uomini.
Oltre al suo contenuto programmatico, il testo delinea anche una tabella di marcia per i futuri eletti: “saranno eletti per informare, sostenere le lotte, proteggere gli informatori e smascherare le lobby”, e saranno “portavoce delle nostre idee di fronte alla Commissione europea a Bruxelles e a Macron in Francia”.
* Traduzione a cura di Andrea Mencarelli (Coordinamento Nazionale Potere al Popolo!) dell’editoriale di Matthias Tavel, pubblicato su: https://heuredupeuple.fr/europeennes-la-france-insoumise-adopte-un-programme-de-combats
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