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19/08/2020

Mahmoud Nawajaa è libero

A seguito di una forte e sostenuta campagna internazionale, un tribunale militare israeliano ha rilasciato il coordinatore generale del Comitato Nazionale palestinese del BDS (Boycott, Divestment & Sanctions), Mahmoud Nawajaa.

Arrestato senza alcuna accusa lo scorso 30 luglio dalle forze di occupazione israeliane nella sua abitazione a Ramallah, dopo 17 giorni di detenzione illegale e ingiustificata, l’agenzia di intelligence nazionale israeliana, Shin Bet, non è stata in grado di presentare alcuna accusa formale contro di lui, se non per “reati di sicurezza non specificati”.

Nella sua prima dichiarazione, Mahmoud Nawajaa ha ringraziato gli attivisti e le organizzazioni per i diritti umani di tutto il mondo che si sono adoperati per esercitare una pressione costante sullo Stato di Israele affinché fosse rilasciato.

“La pressione funziona. Una pressione globale sostenuta funziona ancora meglio. Ringrazio Addameer per avermi difeso contro questo sistema di “giustizia” militare che è parte integrante del regime coloniale e dell’apartheid contro il nostro popolo. Sono profondamente grato a tutti coloro che hanno fatto pressione contro l’apartheid di Israele per la mia liberazione. Dall’Europa e dal mondo arabo, all’Africa meridionale, all’America Latina, al Nord America e all’Asia, la vostra solidarietà mi ha dato forza e ha mantenuto viva la mia speranza di poter tornare dalla mia amata famiglia e con la mia più ampia e ispiratrice famiglia del BDS”.

Nelle settimane precedenti il suo rilascio, il Comitato Nazionale palestinese BDS ha organizzato due raduni a Ramallah e Gaza davanti alle missioni diplomatiche della Germania – attuale presidente del Consiglio dell’Unione Europea – per chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato.

Più di 150 rappresentanti di varie organizzazioni di massa palestinesi, partiti politici, sindacati e altri gruppi della società civile avevano partecipato a queste manifestazioni, chiedendo che il consiglio dell’UE facesse pressione su Israele per il rilascio di Mahmoud Nawajaa.

Diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani, partiti politici, sindacati avevano espresso la loro solidarietà nei confronti di Mahmoud Nawajaa, condannando l’arresto illegale ed arbitrario e richiedendo il rilascio immediato insieme a tutti gli altri detenuti politici palestinesi presenti nelle carceri israeliane, anche grazie alla campagna internazionale online #FreeMahmoud.

In seguito al suo rilascio, Mahmoud Nawajaa ha affermato che “il BDS è un’idea e una strategia efficace, moralmente coerente, antirazzista, di resistenza pacifica e di solidarietà. Non possono spezzarci perché non possono schiacciare un’idea o contrastare la nostra strategia, nonostante tutte le risorse finanziarie, di intelligence, politiche, diplomatiche e propagandistiche che hanno investito nella loro guerra di repressione contro il BDS”.

Ha inoltre invitato ad intensificare “le nostre campagne BDS per porre fine a questo sistema di apartheid ed oppressione e per liberare tutti i 4.700 prigionieri palestinesi. Con le nostre reti globali di reciproca solidarietà insieme ai movimenti per la giustizia indigena, razziale, sociale, di genere e climatica, possiamo e dobbiamo raggiungere la libertà, la giustizia e l’uguaglianza per il nostro popolo e per tutte le comunità oppresse”.

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