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23/08/2020

Groenlandia - Scioglimento dei ghiacci: superato il punto di non ritorno


I ghiacciai della Groenlandia avrebbero superato un “punto critico” secondo un nuovo studio apparso su Nature Communications Earth and Environment. I ricercatori del Byrd Polar and Climate Research Center dell’Università Statale dell’Ohio hanno usato i dati di quarant’anni di osservazioni satellitari della Groenlandia per giungere alla conclusione che anche se il riscaldamento globale per assurdo si fermasse oggi, la calotta glaciale groenlandese continuerebbe comunque a diminuire.

Questo perché le nevicate che riempiono periodicamente la stessa calotta glaciale e che vanno a rinforzare i ghiacciai semplicemente non tengono il passo con il ghiaccio che si scioglie.

Michaela King, l’autrice principale dello studio, spiega che il ghiaccio che si sta squagliando e si sta riversando nell’oceano supera, e di molto, la quantità di neve che periodicamente va ad accumularsi sulla superficie della stessa calotta.

I ricercatori hanno scoperto che almeno fino agli anni '90 questo equilibrio tra ghiaccio che si scioglieva e neve che si accumulava e che favoriva la formazione di nuovo ghiaccio era ancora in atto. A partire dagli anni 2000 la calotta glaciale groenlandese ha cominciato a perdere più di 450 gigatonnellate (una gigatonnellata è un miliardo di tonnellate) di ghiaccio all’anno.

L’aumento dello scioglimento dei ghiacci è stato costante fino a quando c’è stata una grande accelerazione all’inizio degli anni 2000.

La stessa ricercatrice ha scoperto che i grandi ghiacciai della Groenlandia si sono ritirati in media di circa 3 km dal 1985. Alcuni di essi si sono ritirati così indietro e in profondità che ora sono a contatto con l’acqua la quale tendenzialmente è più calda. Ciò sta accelerando ancora di più lo scioglimento.

Sarà dunque impossibile tornare alle posizioni precedenti anche se gli esseri umani fossero in grado di fermare il cambiamento climatico e di riportare le temperature, per assurdo, al periodo preindustriale.

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